Quando la tenacia fa rinascere - Paola De Micheli, l'Unità
In tempi di antipolitica dilagante, la vicenda del circolo del Pd di Rottofreno, comune alle porte di Piacenza, la città di Pier Luigi Bersani, lancia un segnale di fiducia e lascia intravedere come la via del rilancio della buona politica passi per l'impegno disinteressato e la concretezza.
Tutto comincia dopo le elezioni amministrative dell'anno scorso, perse malamente dalla coalizione di centrosinistra, giunta divisa all'appuntamento con le urne. Con un Pd a pezzi e un circolo da rifondare, chi si è rimboccato le maniche per rimettere in moto la partecipazione, dopo la fase transitoria di commissariamento? Non potevano che essere tre donne, che con dedizione e spirito pratico hanno rimesso insieme i cocci per far partire un'attività politica ormai desertificata.
In un paese medio-piccolo come Rottofreno il presidio del territorio è fondamentale e quando si guastano legami e relazioni, dopo una campagna elettorale perdente e lacerante, non è facile riallacciare i fili. Le tre donne hanno significativamente storie politiche diverse tra loro: Fernanda Cerri, proveniente dai Ds, Simona Bellan, di estrazione civica e Mara Negrati,cattolica, queste ultime entrambe consigliere comunali di minoranza. Decidono di mettersi insieme per ricostruire dal basso la presenza del partito in paese.
Celebrato il congresso ed eletta nuova segretaria Fernanda Cerri con un direttivo profondamente rinnovato, nel dicembre 2011 si ricostituisce il circolo con zero risorse in cassa e molte tessere non rinnovate. Le prime riunioni si tengono pagando l'occupazione di una saletta comunale, ma ben presto arriva la consapevolezza che fare attività politica in questo modo sarebbe stato molto difficile.
Un iscritto, Vittorio Schiavi, mette a disposizione per la sede la casa rimasta sfitta dei suoi genitori. E così Fernanda, Simona e Mara si muniscono di stracci e scope per pulire quei locali che sentono diventare progressivamente diventare loro. Ma non finisce qui la corsa di generosità. Arriva una telefonata di un cittadino, Giorgio Santi, che vuole iscriversi e regalare l'arredo della sede: poltrone, scrivania e una macchina del caffè. Incoraggiate Fernanda, Mara e Simona moltiplicano gli sforzi e mettono in campo le prime iniziative. Fino all'8 settembre scorso, quando viene ufficialmente inaugurata la nuova sede del circolo di Rottofreno.
Un iscritto, Vittorio Schiavi, mette a disposizione per la sede la casa rimasta sfitta dei suoi genitori. E così Fernanda, Simona e Mara si muniscono di stracci e scope per pulire quei locali che sentono diventare progressivamente diventare loro. Ma non finisce qui la corsa di generosità. Arriva una telefonata di un cittadino, Giorgio Santi, che vuole iscriversi e regalare l'arredo della sede: poltrone, scrivania e una macchina del caffè. Incoraggiate Fernanda, Mara e Simona moltiplicano gli sforzi e mettono in campo le prime iniziative. Fino all'8 settembre scorso, quando viene ufficialmente inaugurata la nuova sede del circolo di Rottofreno.
Ho avuto l'onore di partecipare per tagliare quel nastro e mi sono commossa. La lezione di questa storia è che con l'esempio e la passione civile si possono riconquistare tanti cittadini alla politica, a partire dai piccoli circoli che sanno mantenere un rapporto stretto e puntuale con il territorio.
Fonte: l'Unità
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