SITO UFFICIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI VIETRI SUL MARE

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giovedì 25 ottobre 2012

Obama avanti in Ohio di 5 punti e attacca Romney sull'economia


ELEZIONI USA

I sondaggi svolti in Nevada e New Hampshire dopo il faccia a faccia di lunedì non mostrano variazioni, mentre nello Stato chiave di Cleveland il presidente sembra essere stato premiato. In Colorado le polemiche su stupri e aborto potrebbero essere decisive

WASHINGTON - Tra sondaggi, analisi demografiche, polemiche e gaffe, il voto del 6 novembre è sempre più vicino. E ogni giorno che passa è più evidente che la chiave di quest'elezione probabilmente non sarà la Florida (che sembra destinata a Romney, dopo la virata su posizioni moderate mostrata nei dibattiti) ma l'Ohio e il Colorado. Dove Obama può permettersi un sorriso, grazie a un sondaggio diffuso da Time: nello Stato operaio di Cleveland, dove il 13% dei posti di lavoro sono legati all'industria automobilistica, il presidente sarebbe avanti di 5 punti rispetto a Mitt Romney. 

L'importanza dell'Ohio è dimostrata dal martellante messaggio che la campagna di Obama sta ripetendo, ovvero che il salvataggio di General Motors e di Chrysler sono state volute dal presidente, quando Romney diceva che il governo non doveva dare via libera al piano di bail-out. Un testa a testa dove sono i temi economici a farla da padrone, e il dato sulla disoccupazione in calo (al 7,8% su base nazionale 1 e qui anche più basso) può aiutare ulteriormente Obama. I nuovi dati sono attesi proprio alla vigilia del voto.

Per insistere sull'economia, Obama ha anche rilanciato il proprio programma economico, fatto di investimenti in istruzione, energia pulita e in tagli alle tasse per chi ri-localizza in America invece di portare lavoro all'estero. "Andate sul mio sito, scaricate il programma, fatelo leggere ai vostri amici", ha detto a un comizio in Colorado.

E l'altro Stato chiave rischia di essere proprio il Colorado, storicamente favorevole ai repubblicani ma dove Obama vinse bene nel 2008, ma non per motivi economici. 

Qui non sono stati fatti ancora sondaggi dopo l'ultimo dibattito (i due candidati sono molto vicini, avanti l'uno o l'altro a seconda della rilevazione) ma è la frase shock sugli stupri 2 ("se la donna rimane incinta, è per volontà di dio") pronunciata da uno dei candidati repubblicano al Senato Mourdock che può influenzare le sorti del voto. Affermazioni come quelle sono infatti in grado di alienare le simpatie elettorali delle donne, che in Colorado sono il settore demografico decisivo. 

L'uscita di Mourdock può avere ripercussioni anche in altri Stati: tutti i candidati repubblicani impegnati in un testa a testa con i democratici hanno preso le distanze da quelle affermazioni, per paura di perdere il sostegno femminile. Obama è intervenuto sull'argomento due volte nell'arco di 24 ore, per ripetere che quella frase è "avvilente nei confronti delle donne" e che "uno stupro è sempre uno stupro".

Romney nella sua corsa non può permettersi passi falsi: anche se il suo gradimento nei sondaggi è cresciuto, a contare sono sempre quei pochi Stati (come Florida, Ohio, Colorado) che fanno sì che Obama sia ancora favorito: "La matematica è quella", scrive il New York Times. 

Pochi i sondaggi fatti dopo il dibattito di lunedì 3: in Nevada, secondo PPP Obama supererebbe di 4 punti Romney (51-47), mentre per Rasmussen il vantaggio sarebbe solo di due punti (50-48). Entrambi i risultati non sono cambiati rispetto ai giorni precedenti. In New Hampshire, Romney confermerebbe il vantaggio di due punti. Insomma, il faccia a faccia non sembra aver spostato molti consensi, eccetto che in Ohio. Per il presidente, dopo la débâcle del primo confronto tv, forse va bene anche così.
(da Repubblica.It)

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