IL SEGRETARIO DEL PD, A DOMENICA IN
«Sono preoccupato da questa posizione, il Paese ha bisogno di mettersi alle spalle una fase e guardare avanti»

Bersani: «Preoccupa il populismo di Berlusconi»
MONTI - «Ogni mattina mi misurano il tasso di montismo». Pier Luigi Bersani conferma la fedeltà del Pd al governo Monti dopo le parole di sabato di Berlusconi. «Avremo potuto andare alle elezioni 8-10 mesi fa, ma Monti l'abbiamo voluto noi e abbiamo detto, si voterà alla scadenza», ha spiegato il segretario del Pd. Ma il nome di Mario Monti sarebbe una buona ipotesi per il Quirinale?, chiede Giletti. «Giletti, per quanto io la stimi, non possiamo essere io e lei a decidere il Quirinale. Monti è assolutamente candidabile a tantissime cose, non si può escludere». Bersani ha sottolineato che si aspetta comunque che Monti non ritorni a fare il professore alla Bocconi ma resti a disposizione del Paese.
RENZI - Argomento primarie: «Forse dico una cosa un po' retorica. Le ho volute per l'Italia. Da quando abbiamo lanciato le primarie il partito sta crescendo», dice Bersani. «A Renzi voglio dire un paio di cose: attenzione che non sia convinto di dare per nuove delle cose che abbiamo già visto negli anni '80 e '90. La gente si è stancata di sentire contenuti e meccanismi comunicativi che hanno fatto il loro tempo. E poi bisogna volere un po' più bene al Pd, a volte sento delle critiche che sembrano fatte dai nostri avversari». Bersani ha rivendicato la scelta di aprire alla partecipazione del sindaco di Firenze alle primarie in deroga allo statuto del Pd: «L'ho fatto per l'Italia, c'è un distacco tale fra cittadini e istituzioni che se la politica non mostra di rischiar qualcosa, di guardare la gente all'altezza degli occhi...». Insomma, «è un segnale», ha spiegato. Quanto al fatto che Renzi «piace a destra», il leader democratico non ha infierito: «La destra è in difficoltà e tanti elettori cercano novità», ha commentato. Il finanziere Serra, che supporta Renzi, dice che Bersani non ha esperienza? Un giudizio che «ha piena cittadinanza, io Serra non lo conosco nemmeno», ma «se quel finanziere paga le tasse a Londra, desse consigli a Cameron non a me». E aggiunge: «Io non ho niente contro la finanza, ma le ricette c'è bisogno che le discutiamo un po' noi».
VENDOLA - Capitolo alleanze. Bersani risponden a una domanda sull'alleanza con Sel di Nichi Vendola: «Capisco che ci sia un antico riflesso di quando eravamo 11 o 12 partiti. Promettemmo unità e non consegnammo la merce». «Ora c'è il Pd - aggiunge - non ci sono più 12 partiti, ci sono alcuni partiti che si accostano alla nostra proposta politica. Abbiamo oggi un meccanismo nuovo, in caso di dissenso si vota a maggioranza nei gruppi congiunti, quindi c'è la certezza di arrivare alle decisioni».
Nessun commento:
Posta un commento