SITO UFFICIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI VIETRI SUL MARE

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giovedì 25 ottobre 2012

Primarie Pd, è scontro


Primarie Pd, è scontro



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Beppe Fioroni twitta: «Tra ricorsi e diktat dobbiamo scegliere chi guiderà l’Italia e per ora scegliamo gli avvocati...». E «speriamo di non farci male». Sono in parecchi a incrociare le dita nel Pd ora che le primarie sono finite in mano agli avvocati, ferme lì sulla scrivania del Garante della privacy per volontà di Matteo Renzi.

Renzi vuole sapere se la pubblicità dell’elenco degli elettori sia una violazione della privacy, questo il succo. In realtà al sindaco queste regole non sono andate giù dal minuto successivo a quando l’Assemblea nazionale, compresi i suoi supporter, le ha votate. E se Bersani dice che proprio in virtù di quel voto adesso tutti le devono rispettare il suo sfidante non ci sta e la vicenda passa in mano agli avvocati e al Garante.

E anche qui non mancano le polemiche: il Garante è Antonello Soro, ex parlamentare Pd, area franceschiniana. Saprà essere imparziale, si chiedono osservatori e parti in causa. «Dimostrerò coi fatti di essere imparziale», risponde il diretto interessato mentre sul web battagliano bersaniani e renziani con le moderne armi a disposizione: twitter, facebook, blog.

Anche Don Gallo affida a twitter il pensiero del giorno: «Non ho ancora capito a che partito appartiene Matteo Renzi». C’è chi, come il presidente della Toscana Enrico Rossi, pensa che il sindaco stia preparando la sua exit-strategy, «delle forme per dire “se perdo comunque c'è un responsabile”». Queste regole, replicano dal comitato del sindaco, sono un «percorso ad ostacoli», «fatte apposta per ridurre l’affluenza».

Il più agguerrito è Roberto Reggi: «Bersani non è stato di parola». Matteo Renzi dal suo tour in Sardegna fa sapere: «Non mi occupo del ricorso». Per lui parla Reggi. Il ricorso al Garante, spiega, nasce «per limitare i danni di quella che è già una maratona ad ostacoli e che rischia di diventare una via crucis con la morte definitiva della partecipazione. Con questo ricorso tuteliamo anche il segretario così, qualora vincesse, nessuno potrà dire che si fa le regole pro domo sua».
(da L'Unità.It)

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