Bindi: "Sia un impegno per la pace e la democrazia". Pistelli: "Omaggio alla storia. Stimolo per andare avanti con coraggio". VIDEO
I commenti degli esponenti democratici
"Il premio Nobel per la pace è il riconoscimento più alto della funzione storica svolta dall’Ue", ha dichiarato il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani.
"L’Europa ha mostrato al mondo la capacità di chiudere una vicenda secolare di guerra e di violenza. Negli ultimi decenni l’Europa ha saputo preservare il proprio tratto di civilizzazione, unito a un modello sociale straordinario, che va proiettato nel mondo nuovo. In questo momento di grande crisi economica, in cui proprio l’Europa rischia di essere l’epicentro, è necessario che noi europei ritroviamo tutti insieme il senso profondo della nostra comunità, cui ci richiama il premio Nobel per la pace, e lo si sostenga con una iniziativa volta a creare lavoro, a favorire la crescita e a rilanciare con forza il sogno che ci dobbiamo impegnare a far diventare realtà: gli Stati Uniti d’Europa", ha concluso Bersani.
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"L’Unione sappia amministrare bene il Nobel per la Pace che le è stato assegnato.L’Europa ha bisogno di ritrovare la sua dimensione più vera: quella di una comunità culturale, civile e politica più unita e solidale, più consapevole delle proprie responsabilità", ha commentato Rosy Bindi, vicepresidente della Camera e presidente dell’Assemblea nazionale del PD.
"Ciò che è stato faticosamente realizzato fin qui va messo al servizio di una visione più larga e inclusiva, che permetta di affrontare la drammatica crisi economica con maggiore giustizia sociale e con la capacità di incidere in modo efficace per una globalizzazione dei diritti e della democrazia. Questo premio - ha concluso - va accolto come un impegno forte a costruire una politica estera europea comune. Ad avere una voce sola nel mondo, a spendersi per una risoluzione pacifica di tutte le controversie internazionali, a sentirsi parte viva del Mediterraneo".
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"L'attribuzione del Premio Nobel per la pace all'Unione Europea, al di là della motivazione ufficiale, ha un doppio valore politico. E' il riconoscimento alla storia di un Continente, di un'area del mondo che, dopo tanti conflitti, ha sradicato dalla cultura comune la nozione della guerra come strumento di risoluzione delle controversie e la percezione del vicino come una potenziale minaccia". Questo il giudizio di Lapo Pistelli, Responsabile Esteri del PD.
"Ma è anche un Nobel "di incoraggiamento" - ha aggiunto - grande è infatti ancora lo scarto fra la richiesta di Europa che avvertiamo nel mondo e la nostra capacità politica di rispondere a quell'attesa, fra la politica estera comune che manca e quella che servirebbe. Come tutti i premi dunque, è un omaggio alla storia che abbiamo alle spalle ed anche uno stimolo per andare avanti con maggior coraggio".
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"La decisione del Comitato norvegese di attribuire il Premio Nobel della Pace 2012 all’Unione Europea per aver contribuito, per oltre 60 anni, all'avanzamento della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa, è un riconoscimento importante al valore di un’esperienza di integrazione politica ed economica unica nel mondo", ha detto la deputata democratica Federica Mogherini.
"Grazie alle esperienze comunitarie inaugurate nel secondo dopoguerra, si è ricostruita un’Europa fondata sulla pace e sulla collaborazione tra popoli che per secoli si sono fronteggiati in continui conflitti dagli esiti spesso drammatici non solo per il continente ma per il mondo intero. Il Premio Nobel per la Pace è quindi un riconoscimento ad un processo di integrazione politica regionale che, per quanto faticoso, pieno di contraddizioni e ancora incompiuto, rappresenta tuttavia l’esperienza più avanzata e di maggior successo nel mondo sul piano della pacificazione, della stabilizzazione e della prevenzione dei conflitti.
Questo Premio - ha concluso - è dunque un forte incoraggiamento per l’Unione Europea a proseguire sulla strada della sua integrazione politica e, soprattutto, uno stimolo importante a promuovere a livello internazionale altri processi di coordinamento e di integrazione su base regionale, per consolidare la pace e la collaborazione tra popoli in ogni parte del mondo".
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“Il premio Nobel per la pace assegnato all’Ue è un segnale forte dell’importanza del progetto Europa e della necessità di completare l’Unione Europea realizzando la federazione degli Stati Europei”, ha dichiarato il deputato democratico Sandro Gozi, responsabile politiche UE del PD alla Camera.
Per Gozi “l’Italia dovrebbe avere il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Romano Prodi, il Presidente della Commissione Ue che ha realizzato l’euro e l’allargamento ai paesi dell’Est Europa, nelle delegazione che ritirerà il premio.
L'Europa è un grande strumento di pace e deve sviluppare ancora tutto il suo potenziale potenziale politico e democratico", ha concluso il parlamentare.
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