PD
Il segretario chiede che "la polemica si chiuda: non nomino io i deputati. E, per come conosco D'Alema, lui è contro la rottamazione e a favore del rinnovamento". Ma sul limite dei tre mandati, il leader del Pd ribadisce: "Le regole ci sono e vanno rispettate"
ROMA - Il leader del Pd Pier Luigi Bersani torna sul tema del ricambio della classe dirigente: "Io non rottamo nessuno, ma punto a rinnovare assieme". A proposito della lettura data dai media sulla rottura con D'Alema Bersani dice: "Sento dire che io scaricherei, scaccerei questo o quel deputato. Ora chiedo che questa polemica la si chiuda per favore. Io ho detto una cosa chiara: che io i deputati non li nomino e che nell'Italia che ho in testa io i deputati non li nomina né Berlusconi, né Renzi, né Bersani".Il "caso" della candidatura di D'Alema e del processo di ricambio della classe dirigente del Pd è nato ieri, durante il videoforum con Bersani a Repubblica.it 1. "Non chiedo né a D'Alema né a nessuno di ricandidarsi - conclude sull'argomento - perché non nomino io i deputati. Il nostro partito si è dotato di una regola che nessun altro ha: chi ha fatto più di 15 anni, ossia tre legislature piene, deve chiedere una 'deroga' per potersi ricandidare".
Immaginando che D'Alema non si piegherebbe a chiedere tale deroga, le parole di Bersani sono state interpretate dai più come un modo per scaricare l'attuale presidente del Copasir. Lo stesso D'Alema aveva commentato: "Bersani ha ragione, non è lui a decidere".
(da Repubblica.It)
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