IL CASO
Sul quotidiano un'inserzione a pagamento firmata da una lunga lista di politici, imprenditori, esponenti dell'associazionismo e del mondo accademico a favore del presidente del Copasir, mentre la scelta dell'ex segretario del Pd di non ricandidarsi in Parlamento pesa sui maggiorenti di lungo corso
ROMA - Matteo Renzi rilancia. Dopo la scelta di Walter Veltroni di non ricandidarsi in Parlamento 1, prova a fare pressing sugli altri leader storici. E questo nonostante le precisazioni dell'ex sindaco di Roma, che ha ripetuto: "La mia decisione non è un cedimento alla rottamazione". "Bene la scelta di Veltroni - scrive Renzi su Facebook - sono sicuro che non sarà l'unico a fare questo passo". Resta ora da vedere che cosa faranno gli altri maggiorenti di lungo corso del partito, spiazzati dalla mossa dell'ex segretario del Pd, mentre Massimo D'Alema, più volte attaccato dal rottamatore, incassa sull'Unità la solidarietà di centinaia di politici, imprenditori ed esponenti dell'associazionismo e del mondo accademico."Basta divisioni e personalismi. Parta dal Sud la sfida per il governo": così titola una pagina di 'informazione a pagamento' pubblicata oggi sul quotidiano del partito, con 700 firme, che sottolineano come D'Alema sia il "punto di riferimento in questa battaglia".
"Il nostro Paese, oggi più che mai - affermano i firmatari dell'appello - ha la necessità di recuperare e riaffermare un legame profondo e diretto dei territori con la politica e con una classe dirigente eletta, capace di interpretare da un lato la forte spinta al nuovo e alle giovani generazioni che i cittadini reclamano, dall'altro lato il bisogno di esperienze e solidità istituzionale e politica che personalità come D'Alema apporterebbero alla sfida di governo che ci attende come centrosinistra".
Ma l'addio di Veltroni al Parlamento è destinato a pesare su tutto il Partito democratico. In cima alla lista dei decani Pd ci sono Anna Finocchiaro e Livia Turco, con 25 anni di presenza in Parlamento. Per Finocchiaro non ci sono ritiri in vista per il momento e la linea annunciata è quella di seguire le indicazioni del partito. Turco, giorni fa, aveva detto che sarebbe uscita dal Parlamento "solo se escono tutti gli altri, tranne Bindi, D'Alema e Veltroni". L'annuncio del ritiro dal Parlamento, a sorpresa, è arrivato proprio da uno di quelli che voleva salvare.
Massimo D'Alema in Parlamento c'è da 23 anni, Franco Marini e Anna Serafini da 20, mentre da 18 anni ci sono Rosy Bindi, Pierluigi Castagnetti, Giovanna Melandri, Enrico Morando. Da 15 a 16 anni di permanenza figurano poi, oltre a Veltroni, Gianclaudio Bressa, Tiziano Treu, Giuseppe Fioroni e Marco Follini, fra gli altri. Fioroni non sembra intenzionato a cedere e interpreta la scelta di Veltroni come un disagio di fronte ad un'alleanza che si sta profilando, nella quale l'ex segretario non si riconoscerebbe. Castagnetti ha già fatto un passo indietro, ma molti dei dirigenti di lunga data sono in attesa.
(da Repubblica.It)
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