SITO UFFICIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI VIETRI SUL MARE

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mercoledì 10 ottobre 2012

Bersani: il contrario di populismo è popolare. Noi partiamo da qui


Il contrario di populismo è popolare. Noi partiamo da qui

Sintesi dell'intervento di Pier Luigi Bersani all'incontro con le associazioni attive nella società civile al Residence di Ripetta


Bersani
Quella di oggi è stata davvero una bella giornata. Come ha già detto Ugo Gregoretti è stato uno “sguardo sulla realtà” e sull'intreccio profondo che c'è tra crisi sociale e crisi economica. Sul fatto che qualunque sia la risposta che vogliamo dare alla crisi, questa dovrà tenere insieme l'aspetto sociale e quello economico. 

Non possiamo permetterci che ci si divida tra chi pensa alle istituzioni e alla democrazia e chi calpesta il terreno disastrato del sociale e dimentica il valore della democrazia rappresentativa correndo appresso a scorciatoie. Il vostro aiuto è quello di tener legato il tema della riforma della democrazia con i grandi temi sociali.

Governare sarà difficile: recessione, austerità e distacco tra politica e cittadini, non solo in Italia ma in tutta Europa, non ci fa vedere risposte semplificate, illusorie e favolistiche. Il fronte progressista e riformista dovrà combattere contro chi proporrà queste idee semplificate come soluzione alla crisi. Per questo servirà grande partecipazione consapevole e responsabile. Non possiamo raccontare favole ma parlare delle verità con fiducia.

La politica se vuole legittimare il suo ruolo, oggi messo in discussione, deve riconoscere i suoi limiti e saper prendere dei rischi: a chiacchiere non si va avanti. La politica deve caricarsi sulle spalle il progetto della riforma della democrazia rappresentativa attraverso una legge su partiti, il taglio dei costi, trasparenza ed efficacia del sistema democratico. 

Il contrario di populismo è popolare. Noi partiamo da qui e il primo passo sono le primarie. Il messaggio dell'uomo solo al comando è una stupidaggine: abbiamo già dato! È necessario che la politica dia una mano al civismo e alla società civica. Lavoriamo insieme per ottenere una risposta civica al rinnovamento morale che è il vero carburante ad ogni meccanismo di riforma.

Vi promettiamo una sussidiarietà che non sarà mai corporativa ma che si fonderà sulla dignità della partecipazione, della dialettica, della comunicazione.

Quando abbiamo in testa questa idea di sussidiarietà non inventiamo davvero nulla: tutte le grandi culture della sinistra riformista nascono così, dal protagonismo sociale. “Quel che ho fatto per me lo vogliono tutti” è la sintesi. La civilizzazione è partita sempre dai più deboli. Nella modernità, nelle condizioni nuove di oggi vorremmo ribadire ancora questo principio.

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