ELEZIONI
Il presidente della Provincia ha ricevuto l'investitura ufficiale di Gasbarra. Il ministro Riccardi, in serata, apre per la prima volta alla possibilità di correre per il Campidoglio
ROMA - Il segretario del Pd Lazio Enrico Gasbarra ha
lanciato la candidatura di Nicola Zingaretti per la
corsa alla Regione Lazio. ''Chiedo il mandato per proporre alla coalizione di
mettere a disposizione Zingaretti che
può guidare il nuovo percorso e una nuova fase costituente'', ha detto aprendo
la riunione della direzione.
E in serata, invece, arriva anche la reazione del ministro Riccardi sul totonomine del Campidoglio. "Un sindaco non si decide spostando un uomo di qua o liberando una casella di là ", ha detto Riccardi. "Credo che su queste cose ci si debba ragionare tutti insieme pensando al bene di Roma". E ai cronisti che gli chiedevano se fosse disponibile a una candidatura per il Campidoglio ha detto: "Fare il sindaco di Roma è una cosa bellissima - e poi ha aggiunto - Se me lo chiedesse un segretario di partito ne discuterei con lui e gli risponderei di sì o di no".
Le ultime, almeno per il centrosinistra, sono state ore decisive per la scelta delle regionali. La base chiede un nome forte e di rottura. E già dalla mattinata il più accreditato sembrava essere Nicola Zingaretti, attuale presidente della Provincia, fino a oggi destinato a correre per il Campidoglio. Ma il Partito democratico, che ha valutato nei giorni scorsi
E in serata, invece, arriva anche la reazione del ministro Riccardi sul totonomine del Campidoglio. "Un sindaco non si decide spostando un uomo di qua o liberando una casella di là ", ha detto Riccardi. "Credo che su queste cose ci si debba ragionare tutti insieme pensando al bene di Roma". E ai cronisti che gli chiedevano se fosse disponibile a una candidatura per il Campidoglio ha detto: "Fare il sindaco di Roma è una cosa bellissima - e poi ha aggiunto - Se me lo chiedesse un segretario di partito ne discuterei con lui e gli risponderei di sì o di no".
Le ultime, almeno per il centrosinistra, sono state ore decisive per la scelta delle regionali. La base chiede un nome forte e di rottura. E già dalla mattinata il più accreditato sembrava essere Nicola Zingaretti, attuale presidente della Provincia, fino a oggi destinato a correre per il Campidoglio. Ma il Partito democratico, che ha valutato nei giorni scorsi

Ma è più difficile e con altre complicazioni la discesa in campo di Zingaretti per il Lazio qualora per le elezioni della Regione si andasse avanti troppo a lungo, anche la primavera prossima, con la Polverini di fatto ancora presidente uscente, e con un possibile election day tra aprile e maggio Campidoglio-Regione. Come spiegare ai suoi sostenitori della prima ora per il Campidoglio la sua corsa alla presidenza di un'altra istituzione? Ma di ora in ora le ipotesi cambiano, non ultima anche quella di un possibile colpo di scena in Comune.
Il ministro Annamaria Cancellieri nei giorni scorsi aveva fissato dicembre come data limite per le elezioni, ma tra i democratici c'è il timore che Renata Polverini, nello sforzo di ricrearsi quella che definiscono "una verginità politica", voglia frenare, così come emerso nelle scorse ore. Sulla stessa linea anche l'esponente pdl Andrea Augello, che vorrebbe votare a gennaio in modo da organizzare delle primarie nel centrodestra.
Secondo indiscrezioni, su Zingaretti in queste ore il pressing sarebbe stato altissimo anche da parte di alcuni cattolici del Pd, le cui speranze di ottenere il sì dal ministro Andrea Riccardi per la Pisana sono ridotte al lumicino, mentre resterebbero vive quelle di coinvolgere il fondatore della Comunità di Sant'Egidio in un progetto per il Campidoglio.
E sulla possibile candidatura di Riccardi al Campidoglio Fabio Aliberti della Federazione della sinistra ha commentato: "Se la scelta del Pd è portare a Roma un tecnico del governo Monti a tagliare i servizi - ha detto Aliberti - Come il ministro Riccardi, costruiamo subito un'alternativa con le forze che si oppongono all'attuale governo".
(da Repubblica.It)
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