Intervista a Luigi Zanda di D. Pir. - Il Messaggero
«Un evento politicamente negativo».
Trattativa finita? Il testo non cambierà più?
«Noi ci sforzeremo fino all'ultimo di trovare un'intesa con le altre forze politiche. Ma certo non ci fa piacere questo atteggiamento n' é da un punto di vista tecnico né tanto meno politico».
Cosa vuol dire?
«Non si è mai vista una legge elettorale che fissa una soglia del 42,5% per il premio di maggioranza. E' un escamotage tecnicamente raffazzonato per rendere il prossimo Parlamento frammentato e ingovernabile».
Ma qual è l'umore di fondo che si respira in Parlamento?
«Nel centrodestra c'è chi si illude di poter tenere in qualche modo in vita la vecchia maggioranza anche se Pdl e Lega, nei confronti del governo, hanno un approccio politico opposto».
Pensa che il testo della legge possa cambiare in Aula la prossima settimana?
«Noi ce lo auguriamo. E' bizzarro, il lavoro di Commissione serve proprio a scrivere buoni testi. In questo caso mi pare sí stia facendo l'opposto. E dunque in Aula sarà più difficile rimediare. Tuttavia anche se il segnale che sta emergendo in queste ore è politicamente negativo non credo che la possibilità di una larga intesa sia tramontata».
Fonte: Il Messaggero
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