PRIMARIE
Il sindaco di Firenze, in caso di sconfitta, rinuncia a "premi di consolazione". E sull'ipotesi di diventare segretario del Pd: "Ci sono persone più brave, non è nelle mie corde". Il confronto tra i cinque candidati si terrà lunedì 12 novembre su Sky Tg24. Vendola invita gli altri sfidanti ad andare a Pomigliano.
ROMA - Niente premi di consolazione. È questa la posizione di Matteo Renzi sull'eventualità di fare il ministro con Pier Luigi Bersani premier. Con l'augurio che anche gli altri candidati, in caso di sconfitta, facciano uguale. "Se perdo le primarie rimango a fare il sindaco e non vado in Parlamento, non vado a fare il ministro. Dopo di che - aggiunge il "rottamatore" lanciando una sfida ai contendenti - vorrei lo stesso atteggiamento da parte di altri. Chi perde dà una mano, ma senza legare i propri contenuti a una sistemazione personale. Niente sgabelli"."Segretario? Non nelle mie corde". "Ci sono persone molto più brave di me per farlo, credo di essere quello meno adatto", ha detto ancora Renzi rispondendo all'intervistatore che gli chiedeva se fosse interessato a diventare segretario del Pd, dopo l'annuncio di non ricandidatura dato ieri dal segretario in carica, Pier Luigi Bersani. "Non è nelle mie corde, mi piace fare le cose e vedere i risultati", ha aggiunto Renzi, che poi ha detto: "Sogno un Paese dove il capo del governo non abbia bisogno di parlare col segretario del partito di maggioranza per sapere cosa deve fare". Per il sindaco, solo così l'Italia diventerebbe una democrazia occidentale, moderna. "È finita l'epoca in cui i partiti facevano cadere i governi", ha precisato.
"Caffè con D'Alema, ma lo preparo io". "Sì, berrei un caffè con D'Alema, ma lo preparerei io". Il sindaco di Firenze ironizza rispondendo a Radio 24. "Perché - gli ha chiesto l'intervistatore - ha paura che lo avveleni?". "Lei è maligno - ha ribattuto Renzi -. Io non ho mai fatto polemica su D'Alema, ma da presidente del Copasir ha detto una cosa che mi ha molto colpito: quel ragazzo si farà male. Allora il caffè lo preparo io, per rispetto dell'anzianità". Niente caffè, invece, con Rosy Bindi: "L'ho già preso con D'Alema, poi divento nervoso", ha scherzato il sindaco.
Calcio come la politica. "Lì i rottamatori sono già arrivati, vediamo in politica". Matteo Renzi ha commentato con queste parole le ultime tendenze del campionato di calcio di Serie A, con l'emergere di giovani allenatori di successo come l'interista Stramaccioni e il fiorentino Montella. "È il campionato di calcio più aperto da molto tempo a questa parte", ha aggiunto Renzi.
Marchionne e l'errore dei licenziamenti. "Credo che sia stato un errore" annunciare il licenziamento di 19 lavoratori di Pomigliano da parte dell'ad Fiat Sergio Marchionne, perché "dà il senso di un desiderio di non adempiere a un obbligo del giudice". È questo il parere di Renzi sulla vicenda Fiat. "Si può discutere se le leggi siano giuste o meno - ha aggiunto il sindaco -, ma se un giudice dice di reintegrare, bisogna reintegrare". Secondo Renzi, il problema vero è che "non stiamo facendo una discussione sul futuro dell'auto in Europa", in un contesto dove "molte realtà chiudono, e si vendono sempre meno automobili. Che facciamo per fabbriche come Termini Imerese?". Il sindaco, rispondendo poi a una domanda dell'intervistatore su quale auto possedesse, ha detto: "Ho una Volkswagen Sharan". Poi ha detto ancora: "Spero che le strategie di Marchionne abbiano senso, e non siano illusorie come Fabbrica Italia".
Pubblico impiego. Matteo Renzi difende il pubblico impiego e spiega che la riduzione della spesa corrente nella pubblica amministrazione non deve passare dai tagli del personale, ma da quello di beni e servizi. "Dico una cosa che mi farà perdere qualche voto - ha spiegato - perché diranno che difendo gli impiegati pubblici. Ma la spesa per il personale in Italia è più o meno in linea con la media europea, più o meno l'11% del Pil. E non credo che quella sia la prima voce da aggredire. Con la cura dimagrante di questi anni, la spesa si è ridotta. Dove vado a tagliare è invece nella spesa della pubblica amministrazione, che è cresciuta, ed è cresciuta anche con Tremonti al ministero del Tesoro".
Elezioni Usa. "Spero, spero spero che vinca Obama". Matteo Renzi ha così fatto gli auguri al candidato democratico delle elezioni presidenziali statunitensi e ha spiegato che la vittoria di Obama è importante anche per "dare solidità all'economia europea. Anche se - precisa- i due candidati non se la sono filata di striscio, l'Europa".
Il faccia a faccia tv fissato per il 12 novembre. Il confronto tra i cinque candidati alle primarie andrà in onda su Sky Tg24, alle 20.30 di lunedì 12 novembre. Il programma sarà visibile in streaming su sky.it e suCielo, il canale nazionale in chiaro presente sia su satellite (canale 126 del bouquet Sky) sia su digitale terrestre (canale 26) sia sulla piattaforma Tivusat (posizione 19). Il dibattito tra i protagonisti delle primarie sarà condotto da Gianluca Semprini.
Vendola: "Tutti a Pomigliano". Il leader di Sel invita i suoi sfidanti ad andare insieme a Pomigliano. "Ieri sera - scrive Vendola su Facebook - durante l'Infedele, condotto da Gad Lerner, Matteo Renzi ha detto che aspettava una mia proposta per andare tutti insieme in un luogo assai emblematico per la storia recente del nostro paese come Pomigliano". In realtà, prosegue Vendola "avevo già indirizzato una videolettera a tutti i candidati alle primarie un paio di settimane fa, prima che la situazione nella fabbrica peggiorasse ulteriormente, chiedendo loro di andare insieme in fabbrica. Ho subito mandato ieri sera un sms a Renzi. Sperando - conclude il governatore della Puglia - che accetti, e che accettino anche Bersani, Tabacci e Puppato".
(da Repubblica.It)
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