L’APPELLO FINALE: DICA QUALCOSA DI CENTRO SINISTRA
Il giornalista chiede l’appello finale a ognuno dei candidati.
L’appello di Tabacci: «Io non faccio un appello perché votino per me, ma perché votino per questa operazione politica perchè è carica di speranza per il paese, io ci credo, credo ci siano uomini e donne che si caricano il fardello di una crisi morale e etica gigantesca, sarà necessario competenza, serietà e questa coalizione ne ha le caratteristiche». «La prudenza di Bersani è giusta, io non voglio che si riproponga lo schema della gioiosa macchina da guerra del '94, né la litigiosità che ha portato alla chiusura anticipata della legislatura di Prodi per due volte, non voglio una coalizione litigiosa ma che ha in testa di servire paese e credo in questa operazione del centrosinistra».
L’appello di Laura Puppato: vi chiedo il voto perché la mia storia parla per me, fatta di azioni determinate, perché come dice Gandhi, le perle sono false se non si trasformano in azione. Non chiedo il voto per portare una donna al governo ma far conoscere un'altra idea di Paese e di mondo: un mondo in cui i giovani non siano costretti a immigrare per trovare lavoro, in cui una donna non debba scegliere tra maternità e lavoro, ci sia un adeguato welfare a sostegno degli anziani.
L’appello di Renzi: le primarie fanno bene alla politica e al centro sinistra. Ho 37 anni, sono un ragazzo fortunato (cita una canzone di Jovanotti), sono sindaco di una città meravigliosa, se ci siamo messi in gioco è perché pensiamo di rappresentare il futuro nella discussione italiana. Oggi si tratta di riprenderci il futuro e penso che sia di sinistra dire che il futuro può essere un piacere, che non va vissuto con timore. Il sindaco dedica la sua campagna per le primarie ai tre figli.
L’appello di Vendola: penso alle galere sovraffollate, ai disabili e ai tagli feroci al welfare, al femminicidio, a chi si seppellisce nelle viscere della terra per gridare la perdita del lavoro, voglio una sinistra che ricostruisca un vocabolario e ricostruisca una anima civile. Vedo il mio Paese sprofondare nel fango, nella corruzione e nel cinismo. C'è un paese regredito, vorrei un'Italia migliore. Quanto alle elezioni, vorrei non solo una coalizione che vinca, ma una sinistra che ci riscatti dopo 20 anni di Berlusconi. Per me che sono stato per tutta la vita un acchiappanuvole oggi vorrei sognare a occhi aperti un'Italia migliore».
L’appello di Bersani: ho creduto e voluto queste primarie aperte. Stanno facendo bene a noi e a l paese. Stanno avvicinando i cittadini alla politica e alle istituzioni. Con la sola rabbia e indignazione non si risolvono i problemi. Serve un governo forte e anche un cambiamento forte e io, dove sono stato, le cose le ho cambiate». Bersani ricorda: «alle spalle abbiamo una fabbrica di illusioni: basta. Non vi chiedo di piacervi ma di credermi e vi dico che insieme ne usciremo».
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