E PANCHO PARDI: «GRILLO? DI PIETRO HA SBAGLIATO, ORA L'ALLEANZA CON IL PD»
Il capogruppo Idv alla Camera: «Truffato dal segretario,
il suo declino sarà simile a quello dell'ex premier»
PARDI CON DONADI - In più interviste e a più riprese Donadi se la prende con Di Pietro. Non gli va giù quel «necrologio del partito» fatto dal suo leader «troppo presto» né la scelta di sostenere i 5 Stelle. Non solo. Il capogruppo boccia senza appello l'ipotesi di un ticket Grillo-Di Pietro rispettivamente a Palazzo Chigi e al Quirinale. Sarebbe «come il Messico di Pancho Villa e Zapata», taglia corto. Donadi confessa poi di sentirsi «tradito» e intravede addirittura una scissione, visto che, ammette, «è difficile andare avanti insieme». «Ha detto che Idv è morta dopo la puntata di Report però quegli schizzi di fango riguardano lui», accusa il capogruppo a Montecitorio.
«GRILLO CANNIBALE» - Giovedì l'ex pm ha fatto sapere che non intende abbandonare la nave e ad appoggiarlo in queste ore c'è l'altro capogruppo Felice Belisario. Se «cambiare» è nelle cose, è la sua idea, è vero anche che «Di Pietro come promotore del rinnovamento si porrà come padre nobile della nuova creatura». Ma i venti di scissione che agitano l'Idv sono già un caso. E a darne misura sono le parole del pdl Cicchitto. «Grillo - dice - è nel momento di sua maggiore difficoltà e grillo cerca di cannibalizzarlo».
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