SITO UFFICIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI VIETRI SUL MARE

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mercoledì 14 novembre 2012

Legge elettorale, Bersani insiste "Sì a un accordo, ma serve governabilità"


LA RIFORMA

Il segretario del Pd sulle modifiche al Porcellum: "Prima di tutto viene l'Italia". E ripropone il doppio turno. Intanto in commissione Affari Costituzionali al Senato spunta un 'lodo Calderoli" su un premio di maggioranza variabile. Partiti ancora distanti, si voterà domani


ROMA - Pier Luigi Bersani cerca l'intesa sulla riforma del Porcellum, ma a patto che garantisca la governabilità. "Un accordo sulla legge elettorale è ancora possibile purché sia riconosciuto ciò che noi chiediamo, ma non per noi, bensì per il Paese". Queste le parole del segretario del Pd. "Come un anno fa - spiega Bersani -, noi diciamo ancora una volta: prima di tutto l'Italia".

Il leader dei democratici aggiunge: "La nostra proposta per la nuova legge elettorale è sempre quella del doppio turno di collegio, che resta l'unica soluzione anche se non la vuole nessuno. Dopodiché siamo pronti ad un compromesso". Poi spiega: "L'unico compromesso che non possiamo accettare però è quello che faccia dichiarare che governare questo Paese non è possibile".

Dopo le polemiche degli scorsi giorni, in cui il Pd ha detto no all'eventuale premio di maggioranza a chi ottenesse almeno il 42,5 per cento dei voti voluto da Pdl, Lega e Udc, oggi niente di fatto in commissione Affari Costituzionali del Senato. All'esame dei partiti c'è ora un nuovo 'lodo Calderoli'.

La proposta del padre del Porcellum prevede un premio di maggioranza alla lista che raggiunge almeno il 40 per cento dei voti o "un bonus variabile del 20 per cento" in base al riparto proporzionale dei seggi già assegnati alla lista che arriva prima, ossia che ha ottenuto più voti. Mentre prima il premio era calcolato sull'intero numero dei deputati.


Per come è scritta, la norma varrà solo per le elezioni del 2013, ma Calderoli assicura: "In aula verrà corretta portando la norma a regime e credo anche che il premio di aggregazione potrebbe salire al 25 per cento. Il mio è stato un trucco per farla rientrare nel dibattito in commissione quando ormai non se ne poteva più discutere". Il Pdl e il Pd apprezzano lo sforzo di mediazione dell'ex ministro leghista e si sono presi una pausa di riflessione. Le votazioni in commissione riprenderanno da domani mattina.
(da Repubblica.It)

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