SITO UFFICIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI VIETRI SUL MARE

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giovedì 8 novembre 2012

Gli Obama tornano alla Casa Bianca un mandato con l'incubo ingovernabilità


STATI UNITI

Dopo il grande successo elettorale, Barack Obama rientra a Washington e avvia i contatti con i leader repubblicani per un'agenda bipartisan. Un accordo che sarà necessario visto che il Congresso uscito dal voto è ancora spaccato. Primo punto da affrontare: il rischio fiscale. Hillary Clinton lascerà la poltrona di Segretario di Stato: al suo posto o la Rice o Kerry. Le borse non brindano

WASHINGTON - Il comandante in capo è tornato. Il Marine One che ha riportato la famiglia Obama - Barack, Michelle, Sasha e Malia - alla Casa Bianca è atterrato nel pomeriggio. Niente bagagli da preparare: il 44° presidente degli Stati Uniti rimarrà qui per altri quattro anni. Lo ha deciso un voto più largo delle attese: 332 grandi elettori e 60.602.103 preferenze, contro le 57.776.942 di Mitt Romney. Si diceva che Obama avrebbe perso nel voto popolare. Non è stato così.

LA DIRETTA MULTIMEDIALE DEL VOTO 1

Inizia oggi un nuovo capitolo dell'amministrazione Obama, ma i problemi saranno quelli vecchi. La prima sfida - conferma lo stesso staff del presidente - è il fiscal cliff, il precipizio fiscale legato all'alto debito e all'aumento delle tasse. Le borse non hanno brindato alla rielezione 2 e l'agenzia di rating Fitch ha pensato di mettere in chiaro subito che il presidente deve agire "subito" contro il precipizio che minaccia la ripresa e la tripla A degli Stati Uniti. 

Il tweet della vittoria 3 / Il voto in 30 secondi 4 / 50 foto top 5 

L'Obama bis dovrà governare di nuovo con un Congresso spaccato, il Senato democratico e la Camera repubblicana. E infatti il presidente ha teso, sin dal discorso di incoronazione di Chicago 6, tutte e due le mani alla destra per lavorare insieme. "Non chiedetevi cosa può fare l'America per voi, ma cosa possiamo fare noi tutti per l'America". Perché dalla crisi si esce come "un'unica, grande famiglia". 

La vittoria sui siti: Usa 7 / Europa 8 / Le prime pagine 9

E già prima di ritornare a Washington, Obama ha chiamato i leader democratici e repubblicani del Congresso per discutere dell'agenda legislativa in programma per il resto dell'anno, ribadendo l'impegno per trovare soluzioni bipartisan per la riduzione del deficit, il taglio delle tasse per la classe media e le piccole imprese e per la creazione di posti di lavoro.

Sicuramente cambierà la squadra di governo. Ieri Hillary Clinton ha confermato che lascerà l'incarico di Segretario di Stato, forse in prospettiva di una corsa per la Casa Bianca nel 2016. Chi al suo posto? In pole ci sarebbero Susan Rice, ambasciatore Usa all'Onu, o l'ex candidato presidenziale John Kerry, sconfitto da George W. Bush nel 2004. Altre poltrone che cambieranno saranno quelle del segretario al Tesoro (Geithner ha già da tempo annunciato il ritiro) e l'Attorney General, il ministro alla Giustizia.
(da Repubblica.It)

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