L'austerità cieca è fine a se stessa ed è distruttiva
tunnel. Purtroppo, non è così.
"Le previsioni della Commissione europea dovrebbero far venire qualche dubbio a quanti continuano a ripetere che, nell'euro-zona, siamo sulla rotta giusta e che si vede la luce in fondo al
La via mercantilista, ossia austerità cieca e svalutazione del lavoro, oltre a colpire sempre più gravemente lavoratori e imprese, aggrava il livello dei debiti pubblici. In Italia, dopo manovre pesantissime, il debito pubblico, anche al netto del contributo al fondo Salva Stati, nel 2013 è previsto più elevato del 2011.
Quest'anno, noi rischiamo un deficit nominale oltre il 3%, ossia sopra la soglia per la procedura di deficit eccessivo. Siamo in una spirale sempre più soffocante di manovre depressive, recessione, manovre depressive.
La recessione e la stagnazione, l'impennata della disoccupazione, sopratutto giovanile, non sono accidentali o frutto di eventi naturali.
Sono conseguenza di una politica economica sbagliata. La rotta va corretta attraverso un'unione fiscale orientata verso politiche di sostegno agli investimenti innovativi e alla domanda interna europea.Speriamo che la sconfitta dei liberisti negli Stati Uniti aiuti a recuperare il buon senso anche al di qua dell'Atlantico e, in particolare, nell'euro-zona”.
Stefano Fassina, Responsabile Economia e Lavoro PD
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