Finocchiaro: "Il PD ha votato contro l'emendamento presentato dalla Lega e sostenuto dall'Api. Ma il voto favorevole espresso dalla maggioranza dell'Aula ha vanificato il tentativo di adottare un provvedimento che garantisse il diritto all'informazione e la tutela della dignità e onorabilità della persona". Zanda: "In Senato, la segretezza è stata usata come arma rancorosa contro la libertà di stampa"
Secondo Finocchiaro" il voto segreto in Parlamento è una possibilità e una opportunità prevista dai regolamenti ma, al Senato è stato usato come rappresaglia contro la libertà di stampa"
Finocchiaro ha ribadito che "il PD ha votato contro l'emendamento presentato dalla Lega e sostenuto dall'Api, avevamo lavorato alla ricerca di un equilibrio che viene completamente stravolto dalla reintroduzione del carcere per i giornalisti. A questo punto si impone che il provvedimento venga ritirato".
"Adesso la misura è colma!", dichiarano congiuntamente il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, e il senatore Vincenzo Vita commentano l'approvazione dell'emendamento che introduce il carcere per i giornalisti.
"Prendiamo atto del voto dell'Aula del Senato sul testo del Ddl diffamazione - hanno affermato Chiti e Vita - tuttavia il provvedimento legislativo va nel senso contrario rispetto ai propositi di quanti lo avevano promosso per abolire il carcere ai giornalisti. A questo punto, visto che il treno della legge è deragliato, auspichiamo che l'iter venga sospeso: l'esito che sembra profilarsi è persino peggiore rispetto al testo attualmente in vigore''.
"In Parlamento il voto segreto è legittimo quando i regolamenti lo prevedono. Ma in Senato, la segretezza è stata usata come arma rancorosa contro la libertà di stampa", ha incalzato il vicepresidente dei senatori del PD Luigi Zanda in merito al voto avvenuto in Senato sul carcere per i giornalisti.
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Intervista a Anna Finocchiaro di Luana Milella - La Repubblica. Finocchiaro: "Vendetta arrogante contro la stampa ora quella legge va lasciata morire"
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