SITO UFFICIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI VIETRI SUL MARE

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mercoledì 14 novembre 2012

Ddl Diffamazione, sì al carcere per i giornalisti, no del Partito Democratico


Finocchiaro: "Il PD ha votato contro l'emendamento presentato dalla Lega e sostenuto dall'Api. Ma il voto favorevole espresso dalla maggioranza dell'Aula ha vanificato il tentativo di adottare un provvedimento che garantisse il diritto all'informazione e la tutela della dignità e onorabilità della persona". Zanda: "In Senato, la segretezza è stata usata come arma rancorosa contro la libertà di stampa"


Bavaglio
"Rappresaglia contro la stampa che vanifica il testo che per noi ora va ritirato". E' così che definisce la Presidente dei senatori del PD, Anna Finocchiaro, il voto favorevole espresso dalla maggioranza dell'Aula, all'emendamento che ha di fatto vanificato il tentativo di adottare un provvedimento che garantisse allo stesso tempo il diritto all'informazione e la tutela della dignità e onorabilità della persona.

Secondo Finocchiaro" il voto segreto in Parlamento è una possibilità e una opportunità prevista dai regolamenti ma, al Senato è stato usato come rappresaglia contro la libertà di stampa"

Finocchiaro ha ribadito che "il PD ha votato contro l'emendamento presentato dalla Lega e sostenuto dall'Api, avevamo lavorato alla ricerca di un equilibrio che viene completamente stravolto dalla reintroduzione del carcere per i giornalisti. A questo punto si impone che il provvedimento venga ritirato". 

"Adesso la misura è colma!", dichiarano congiuntamente il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, e il senatore Vincenzo Vita commentano l'approvazione dell'emendamento che introduce il carcere per i giornalisti. 

"Prendiamo atto del voto dell'Aula del Senato sul testo del Ddl diffamazione - hanno affermato Chiti e Vita - tuttavia il provvedimento legislativo va nel senso contrario rispetto ai propositi di quanti lo avevano promosso per abolire il carcere ai giornalisti. A questo punto, visto che il treno della legge è deragliato, auspichiamo che l'iter venga sospeso: l'esito che sembra profilarsi è persino peggiore rispetto al testo attualmente in vigore''. 

"In Parlamento il voto segreto è legittimo quando i regolamenti lo prevedono. Ma in Senato, la segretezza è stata usata come arma rancorosa contro la libertà di stampa", ha incalzato il vicepresidente dei senatori del PD Luigi Zanda in merito al voto avvenuto in Senato sul carcere per i giornalisti.

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Intervista a Anna Finocchiaro di Luana Milella - La Repubblica. Finocchiaro: "Vendetta arrogante contro la stampa ora quella legge va lasciata morire"

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