SITO UFFICIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI VIETRI SUL MARE

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giovedì 29 novembre 2012

Bersani: "Governeremo guardando il mondo con gli occhi dei più deboli"


Bersani: "Governeremo guardando il mondo con gli occhi dei più deboli"

bersani confronto rai

Un dibattito che ha messo al centro i cittadini. Per Bersani le parola d'ordine sono lavoro e cambiamento. “L'Ocse dice che sono cinque anni di seguito che il reddito delle famiglie sta calando, mentre ci dicevano che tutto stava migliorando e la crisi stava finendo. E' evidente la riduzione dei consumi alimentari, i tanti piccoli esercizi che chiudono. Io  prometto di mettere un pò di soldi in tasca a chi ha bisogno di spendere anche con un giro di solidarietà". Ha detto  Bersani, nel faccia a faccia con Matteo Renzi su Rai 1 per le primarie del Pd. "Ma riguardiamo anche le tariffe di telefoni, sanità, energia, dare lavoro e mettere in moto le attività economiche. I Comuni per esempio devono tornare a fare investimenti, abbiamo tagliato troppo su di loro. Questo e quello che va fatto subito, e poi bisogna iniziare un cammino per un percorso lungo, perché cinque anni di disastri non si mettono apposto in pochi mesi”. E poi ha continuato “l'austerità da sola non ci porta da nessuna parte. Occorre dare lavoro e far pagare quella finanza che ha provocato la crisi”. Alla domanda su cosa andrebbe a dire in Europa come presidente del Consiglio. Bersani ha ribadito che la Ue deve trovare una politica comune perché c'é chi viaggia in prima classe e chi in terza ma siamo tutti sullo stesso treno' e quindi bisogna trovare una soluzione comune. In Europa si è sedimentata nell'opinione pubblica europea l'idea che ci si salva da soli. Questi equivoci vanno dipanati, bisogna tornare al progetto comune e alla solidarietà”. E sulla crisi delle imprese ha spiegato “bisogna occuparsene delle imprese.  Bisogna tornare a fare mente locale su cose basiche del sistema industriale, il saper fare italiano va portato verso nuove frontiere tecnologiche. Sull'industria che in questi anni ha perso 20 punti occorre “tornare alle cose basiche del sistema industriale”. E sulla questione mafia. “Non possiamo essere un paese che non ha un reato come il voto di scambio, il falso in bilancio. E dico a quelli del Nord, basta stereotipi diamo una mano a quelli che lottano le mafie. Questo è un problema nazionale e non una questione di Sud. La mafia e' un pesce nell'acqua della crisi, è la più grande industria del paese in questo momento, è un dramma. Non possiamo fare spallucce e voltarci dall'altra parte". E poi la scuola. 'Uno che vuol studiare e non può studiare, riceve una ferita grave”. Con questo Bersani ha sottolineato il problema dei costi dell'insegnamento sia dal lato degli studenti e delle loro famiglie sia degli insegnanti che, ha detto, “sono su una frontiera e che occorre sostenere e dargli più considerazione. Basta dargli schiaffi ogni sei mesi”. E poi ha concluso sui diritti civili: “subito una legge contro l'omofobia e si alle unioni gay, vicino al sistema tedesco”. Sulla violenza delle donne: “un progetto di legge che tuteli le donne, dia fondi ai centri antiviolenza, formazione”. E sulla politica estera: “Afghanistan, ritirare entro il 2013, sugli F35”, sugli immigrati. “Bisogna che gli immigrati non diventino clandestini, cittadinanza e diritti. Arriverà il momento che ci vergogneremo dei morti nel mar Mediteranneo”.

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