NUOVI «PROF»
Il magistrato e scrittore esperto di camorra inserito tra i docenti della facoltà (a numero chiuso) di Giurisprudenza
FACOLTA' A NUMERO CHIUSO - Perché il numero chiuso? Perché, spiega Vincenzo Omaggio, preside di Giurisprudenza «consente un rapporto diretto e virtuoso tra docenti ed allievi, garantisce la frequenza delle lezioni, permette di mettere a punto una didattica innovativa, nella quale accanto alla classica lezione si dà un ampio spazio allo studio dei casi concreti e alle simulazioni di processo, allo scopo di offrire un saggio del lavoro concreto di un giurista».
PROFESSIONISTI IN CATTEDRA - Oltre a Cantone tra i docenti della Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola ci sono altri esperti provenienti dal mondo delle professioni che affiancano con le loro attività laboratoriali i tradizionali insegnamenti. Da anni il magistrato Giovanni Russo tiene corsi di Metodologie informatiche per giuristi e coordina un servizio di assistenza agli studenti per le ricerche normative e giurisprudenziali via web (Argentweb). Da quest’anno, poi, il giudice Sergio Zeuli del TAR Campania e il notaio Stefano Cimmino, Presidente della Fondazione Casale, avvieranno un corso di lezioni di Tecnica di redazione degli atti giuridici, con l'obiettivo di mostrare concretamente agli studenti come si redige un atto o un testamento o un contratto. Cantone, infine, si occuperà di «Profili sostanziali e processuali della legislazione antimafia». Una novità nel panorama degli insegnamenti delle facoltà italiane. “Credo si tratti di una scelta di grande valore simbolico per il nostro territorio” sottolinea Raffaele Cantone, per anni pubblico ministero presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, dove si è occupato delle indagini sul clan camorristico dei Casalesi, riuscendo ad ottenere la condanna all'ergastolo dei più importanti capi di quel gruppo fra cui Francesco Schiavone, detto Sandokan, Francesco Bidognetti, Walter Schiavone, Augusto La Torre, Mario Esposito e numerosi altri. “Un valore simbolico ma anche e soprattutto sostanziale - evidenzia – perché è di fondamentale importanza per i giovani giuristi la conoscenza specifica di una normativa che, pur essendo oggetto di applicazione ormai quotidiana nei tribunali non soltanto meridionali, non sempre è stata oggetto di uno studio adeguato ed approfondito e che soprattutto non si è mai provato, se non di rado, a leggere con una visione sistematica e di insieme».
(da Corriere del Mezzogiorno.It)
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