LA POLEMICA
Il caso di Immacolata Isaia, nome che ricorre in incarichi tra Castellammare, Casapesenna e Scafati
di OTTAVIO LUCARELLI “THE Cosentino’s” parte seconda. Con i riflettori del libro bianco che, stavolta, si spostano dalla politica alla burocrazia. «Perché c’è un filo — spiega Arturo Scotto, segretario regionale di Sinistra e libertà — che lega il potere di Nicola Cosentino ai Comuni amministrati dal centrodestra nelle province di Caserta, Napoli e Salerno. È lui il regista nell’assegnazione degli incarichi tecnici». «E noi — aggiunge Enzo Amendola, segretario del Pd — chiediamo chiarezza su questo sistema trasversale che si snoda sull’asse di tre territori».Un filo che in questo caso lega Casapesenna, Castellammare di Stabia e Scafati e che ha spinto il Partito democratico assieme a Sel a denunciare tutto pubblicamente in una conferenza che si terrà domani pomeriggio nella sede napoletana del Pd. Un filo che ha un nome e cognome, quello della dottoressa Immacolata Di Saia che, come una pallina da ping pong, rimbalza tra i tre Comuni, in qualche caso anche sdoppiandosi come avviene in questi mesi: segretario a Scafati, presidente sia dell’organismo indipendente di valutazione sia del controllo di gestione a Castellammare di Stabia dove, peraltro, è già stata segretario comunale e sempre nel corso della gestione dell’attuale sindaco Pdl Luigi Bobbio.
(da Repubblica. Napoli.It)
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