SITO UFFICIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI VIETRI SUL MARE

SITO UFFICIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI VIETRI SUL MARE

lunedì 10 settembre 2012

Rinnovamento non c'entra nulla con lo scontro tra giovani e vecchi


A Reggio Emilia si sono riuniti i giovani turchi. “Ci sono diverse ricette per uscire dalla crisi e quella della austerità cieca e della svalutazione del lavoro non funziona”


Nell'auditorium Malaguzzi, a pochi passi dagli stand della Festa Democratica Nazionale di Reggio, oggi si sono riuniti i 'giovani turchi' del Pd. Occupate tutte e 250 le poltrone e almeno un altro centinaio di persone in piedi per ascoltare Stefano Fassina, Matteo Orfini e Andrea Orlando, numerosi giovani e parlamentari democratici.

Il programma è fitto, con l'apertura affidata a Fassina e la chiusura a Orlando. Tanti e brevi gli interventi, dei partecipanti che chiedono il rinnovamento nel rispetto delle persone e delle esperienze e hanno un punto fermo: l’Agenda Bersani per il prossimo Governo. Fassina: "Agenda Monti vuol dire rigore? Ma il rigore non e' distintivo di Monti. Potrebbe essere l'agenda Prodi, l'agenda D'Alema, l'agenda Amato: negli ultimi vent'anni abbiamo fatto solo risanamento di finanza pubblica. Vuol dire liberalizzazioni? No perché sono state molto più ampie e incisive quelle del governo Prodi".

Allora, continua Fassina, si sgomberi il campo dell'agenda Monti e si parli di agenda Bersani, che ha come obiettivo quello di rianimare l'economia perché l'austerità cieca aggrava il problema della finanza pubblica, di redistribuire il reddito, di dialogare con le forze economiche e sociali. Noi, dice Fassina, "non siamo di fronte a un'agenda necessaria, un'agenda unica". Ci sono diverse 'ricette' e quella della austerità cieca e della svalutazione del lavoro non funziona. Serve una rotta progressista. Serve una decisa accelerazione nel rinnovamento della classe dirigente del Pd. "Il rinnovamento è un mezzo per selezionare una classe dirigente adeguata, trainata da energie fresche, competenti, motivate", aggiunge.

Orfini: Se le primarie si riducono allo scontro tra "la stessa identica classe dirigente" che 20 anni fa ha sostenuto una flessibilità senza dotarla degli adeguati ammortizzatori, i cui effetti si vedono sui tanti giovani, ancora oggi precari, e Renzi che dice di continuare a fare le stesse identiche cose di 20 anni fa, "se le primarie le facciamo così, quel precario ci mena". La richiesta di rinnovamento non c'entra nulla "con lo scontro tra giovani e vecchi. Noi qui facciamo una battaglia politica che e' un'altra cosa”. 

"Non chiediamo né posti al governo, né in Parlamento, né nel partito: noi stiamo cercando da un anno a questa parte di fare una battaglia di idee".

"A Renzi dico che noi non facciamo battaglie generazionali nei convegni. Noi facciamo battaglie politiche nel Paese e ci piacerebbe facesse un pò di pù come noi."Abbiamo v oluto parlare di contenuti, ragionare su quello che il Pd deve fare piuttosto che di come si deve selezionare la classe dirigente", dice Orlando, alludendo alle polemiche di questi giorni sulle primarie.

Sul tema, Orlando ha una posizione personale "Penso serva un albo degli elettori", "e che le primarie si debbano fare con il doppio turno. Chi esce dalle primarie deve avere una grande legittimazione e vincere di un solo voto senza una vera maggioranza sarebbe abbastanza rischioso data la posta in gioco”.

Attenzione, prosegue Orlando, al rinnovamento anagrafico a cui non segue un rinnovamento politico. Oltre le primarie PD, anzi prima, c’è il programma da definire e su questo, è sempre Orlando a dire che se e anche Cameron e la Merkel si pongono il tema di come limitare il dominio della finanza, mi pare curioso che la stessa riflessione non la si faccia nella sinistra. C'è bisogno di dare centralità al tema della giustizia sociale

Nessun commento:

Posta un commento