IL CASO - SCANDALO FONDI
La presidente: «Alla Regione Lazio catastrofe come alluvione di Firenze». Approvato odg su riduzione costi
PARTE CIVILE - Una chiamata a raccolta collettiva quelal della presidente Polverini: «Non tutti abbiamo sbagliato allo stesso modo. Ma siamo disponibili a dare l'esempio. L'antipolitica siamo noi se non cambiamo. Non dobbiamo continuare a pensare che la battaglia è tra la giunta e il consiglio. L'istituzione è una, o c'è consapevolezza di questo, nel rispetto di maggioranza e opposizione, o non c'è n'è per nessuno». In quanto al caso Fiorito ha detto «la Regione si costituirà parte civile».
Polverini: «Chiedo scusa»
«CATASTROFE»- «Quello che è accaduto alla Regione Lazio è una catastrofe paragonabile all'alluvione di Firenze», ha esordito la governatrice. «Sono qui per dire basta - ha detto -. Sono qui per dire che, a prescindere dal momento storico, questo atteggiamento è considerato dai cittadini insopportabile e indecente. Il Lazio non è una regione qualsiasi ma è la regione dove c'è la Capitale, dove si è consumata la storia del nostro Paese, dove vive e lavora la classe dirigente dell'Italia. Credo - ha proseguito la Polverini - che nel tentativo di spalare fango, con distinguo, ci siamo mostrati ancora più inadeguati di quanto le persone pensino. Noi dobbiamo non solo spalare fango ma fare di più. Come nel caso dell'inondazione di Firenze. Quanto è accaduto è una catastrofe per la politica, per l'Italia e per le istituzioni. A Firenze si è spalato ma si è costruito anche un argine».
L?ORDINE DEL GIORNO - Taglio delle commissioni consiliari, degli assessori, delle auto blu e addio alle somme per i gruppi consiliari. Sono i punti salienti del pacchetto di tagli presentato da Polverini. Il Consiglio regionale in tarda serata approva l'ordine del giorno della maggioranza sulla riduzione dei costi con 41 voti favorevoli e 26 astenuti (3 consiglieri assenti). «Il Consiglio regionale del Lazio, aderendo alle dichiarazioni della presidente della Regione, impegna la giunta regionale e il presidente del Consiglio regionale a presentare entro 7 giorni una o più proposte di carattere statutario, legislativo o regolamentare volte a realizzare», tra le altre cose, «il dimezzamento delle commissioni consiliari e la cancellazione delle commissioni speciali; il dimezzamento delle somme destinate al rapporto eletto/elettore; l'azzeramento dei contributi destinati alle attività dei gruppi consiliari e la sospensione di quelli per il solo funzionamento dei gruppi consiliari fino all'introduzione di un sistema trasparente di certificazione e controllo delle somme allo scopo destinate». Polemica l'opposizone: «Alla fine la montagna ha partorito il solito topolino» ha dichiarato il capogruppo regionale del Pd Esterino Montino, «la Polverini resta, restano i vitalizi ai suoi sodali che in trent’anni ci costeranno quasi 20 milioni di euro e i suoi 14 assessori esterni che pesano sulle tasche dei cittadini per 5 milioni l’anno. Restano le indennità per tutte le cariche, i rimborsi chilometrici, restano le consulenze. Gli unici tagli riguardano i fondi per i gruppi, su cui siamo d’accordo, lo scioglimento dei monogruppi, su cui non potevamo che essere d’accordo visto che lo chiediamo da tempo. L’ordine del giorno delle opposizioni che prevedeva il taglio dei privilegi più insensati, infatti, è stato bocciato. Peccato, si è persa una grande occasione per procedere a un taglio vero dei costi della politica».
AGENZIA FITCH - Polverini ha anche citato l’agenzia Fitch che «ha confermato il rating della Regione Lazio a lungo termine in AA-, con outlook negativo che ha seguito il declassamento per l’Italia, e a breve termine F2. Inoltre ha confermato che il disavanzo è passato da 1,4miliardi a 750milioni». La Polverini ha anche ricordato che «i costi della mia giunta sono scesi di 71milioni».
«Accenti drammatici e risate»
REAZIONI - Polverini incassa l'approvazione del Pdl come dichiara Fabrizio Cicchitto («Le sue proposte sono condivisibili e vanno approvate») e Pierferdinando Casini, Udc: è coraggiosa e ha tutto il mio consenso». Il Pd invece sollecita le dimissioni. «La Polverini ha fatto un discorso imbarazzato e imbarazzante. Chiediamo immediatamente il voto. Se non si dimetterà, chiederemo una mozione di sfiducia insieme a tutte le opposizioni» ha dichiarato Enrico Gasbarra, segretario del Pd del Lazio.
LE DIMISSIONI SMENTITE - In mattinata la Polverini aveva riunito la sua giunta dicendo: «Vi volevo informare che mi dimetto». La governatrice sembrava determinata: «Devo avere risposte precise, altrimenti lascio». Nella sala è calato il gelo. Escono le prime indiscrezioni, la presidente smentisce la riunione. Ma diversi membri dell'esecutivo regionale confermano sia l'incontro che i contenuti del messaggio della governatrice.
VERTICE IN PROCURA -E sempre lunedì in procura c'è stato un vertice di un'ora tra i magistrati che indagano su Franco Fiorito, e gli ufficiali del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza che venerdì scorso hanno perquisito l'abitazione e l'ufficio dell'ex capogruppo del Pdl e acquisito documentazione presso la sede del partito alla Pisana. Gli inquirenti ribadiscono che l'inchiesta è al momento circoscritta al solo Fiorito e riguarda i casi di sospetto «arricchimento personale».
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