LA CONVENTION DEMOCRATICA
L'ex presidente difende il successore: «Nessuno poteva
riparare in quattro anni i danni che ha trovato lui»
Dal nostro inviato MASSIMO GAGGI

L'abbraccio tra Clinton e Obama
L'ODIO DEI REPUBBLICANI - Per il resto, quella sul «fuoco interiore» è stata l’unica notazione personale di Bill Clinton, insieme all’omaggio a un leader che «crede nel sogno americano trainato dall’innovazione e dalla creatività, dall’istruzione e dalla cooperazione, e che ha avuto il buon senso di sposare una donna come Michelle Obama». Poi Clinton ha accusato i repubblicani di aver bloccato le misure di rilancio per puro odio nei confronti di Obama e ha difeso a tappeto l’azione di questa Amministrazione su tutti i fronti, dalla sanità ai prestiti scolastici passando per il successo del salvataggio dell’industria dell’auto e le tasse. Non una parola sulla politica estera e il ruolo internazionale degli Usa, al di là dell’omaggio alla moglie Hillary, Segretario di Stato, e alla citazione del bilancio positivo di Obama in materia di sicurezza. Non una parola nemmeno sull’Europa.
OGGI IL DISCORSO DI OBAMA - Si è conclusa così, con l’abbraccio tra il 42esimo e il 44esimo presidente degli Stati Uniti, la conta dei delegati Stato per Stato e la proclamazione della candidatura Obama la seconda giornata della convention, aperta dal giuramento sulla bandiera pronunciato da Gabby Douglas, la giovanissima ginnasta nera che ha fatto incetta di medaglie alle Olimpiadi di Londra. Una vera parata di oratori nella quale i democratici hanno allineato ben 42 figure simboliche chiamando a raccolta i rappresentanti di una miriade di gruppi sociali, grandi e piccoli: dal leader del sindacato dell’auto Bob King (elogi a Obama per il salvataggio dell’auto), alle «suore sul bus», le religiose che si sono ribellate al Vaticanoche le accusava di occuparsi solo dei poveri e di non sostenere le battaglie etiche della Chiesa contro l’aborto, la contraccezione, i matrimoni gay. Prima dell’ex presidente è stata soprattuttoElizabeth Warren, la paladina dei diritti dei consumatori, a scatenare le ovazioni dei delegati, trasformando la discussa riforma dei mercati finanziari dopo gli eccessi di Wall Street in una grande battaglia di trasparenza vinta da Obama mettendo il piede nella porta delle responsabilità che i banchieri volevano chiudersi alle spalle. Stasera si chiude col presidente e il suo vice Biden. Sotto il tetto del palasport anziché sotto il cielo del grande stadio di Charlotte: un cielo che minaccia pioggia.
da Corriere dellaSera.It
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