
Ilva, Taranto 26 luglio 2012
"Vorrei ringraziare la magistratura, perche' se non si fa luce e giustizia non si risolvono i problemi. E adesso, dopo aver accertato che quella industria inquinava e produceva morti possiamo voltare pagina". Lo afferma in una intervista alla Stampa il sindaco di Taranto Ippazio Stefano, sottolineando che "l'accordo siglato a Roma rappresenta una svolta per il futuro" della citta'.
"330 milioni di euro da spendere per le bonifiche, l'ambiente - spiega - non sono parole e promesse ma certezze". Una "risposta per coniugare bene il diritto alla salute, al lavoro, alla qualita' della vita". Per il sindaco "e' comprensibile la tensione e la preoccupazione dei lavoratori che temono di perdere il lavoro e io mi sento di esprimere loro la massima solidarieta'. Ma deve essere chiaro che la magistratura deve andare fino in fondo, accertare i fatti e fare giustizia".
L'assembleaNel corso dell'assemblea svoltasi questa mattina nello stabilimento Ilva di Taranto, un gruppo di lavoratori ha contestato il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, durante il suo intervento, che il sindacalista ha poi regolarmente concluso. Palombella fino a due anni fa e' stato segretario provinciale della Uilm a Taranto. "Io - ha detto all'Ansa Palombella - sono legato ai lavoratori dell'Ilva e i lavoratori sono legati a me, ma probabilmente in questa situazione drammatica forse si sentono abbandonati".
Il sequestroL'intera area a caldo dell'Ilva di Taranto e' stata messa sotto sequestro preventivo; otto persone, tra dirigenti ed ex dirigenti del Gruppo Riva e dello stabilimento tarantino, agli arresti domiciliari. Sono le misure disposte dal gip del Tribunale di Taranto Patrizia Todisco nell'ambito dell'inchiesta sull'inquinamento ambientale prodotto dall'azienda siderurgica piu' grande d'Europa. Immediata la protesta dei lavoratori metalmeccanici che hanno invaso a migliaia la citta'. I sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato uno sciopero ad oltranza. Per questa mattina e' stata indetta una assemblea dei lavoratori all'interno dello stabilimento.
"330 milioni di euro da spendere per le bonifiche, l'ambiente - spiega - non sono parole e promesse ma certezze". Una "risposta per coniugare bene il diritto alla salute, al lavoro, alla qualita' della vita". Per il sindaco "e' comprensibile la tensione e la preoccupazione dei lavoratori che temono di perdere il lavoro e io mi sento di esprimere loro la massima solidarieta'. Ma deve essere chiaro che la magistratura deve andare fino in fondo, accertare i fatti e fare giustizia".
L'assembleaNel corso dell'assemblea svoltasi questa mattina nello stabilimento Ilva di Taranto, un gruppo di lavoratori ha contestato il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, durante il suo intervento, che il sindacalista ha poi regolarmente concluso. Palombella fino a due anni fa e' stato segretario provinciale della Uilm a Taranto. "Io - ha detto all'Ansa Palombella - sono legato ai lavoratori dell'Ilva e i lavoratori sono legati a me, ma probabilmente in questa situazione drammatica forse si sentono abbandonati".
Il sequestroL'intera area a caldo dell'Ilva di Taranto e' stata messa sotto sequestro preventivo; otto persone, tra dirigenti ed ex dirigenti del Gruppo Riva e dello stabilimento tarantino, agli arresti domiciliari. Sono le misure disposte dal gip del Tribunale di Taranto Patrizia Todisco nell'ambito dell'inchiesta sull'inquinamento ambientale prodotto dall'azienda siderurgica piu' grande d'Europa. Immediata la protesta dei lavoratori metalmeccanici che hanno invaso a migliaia la citta'. I sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato uno sciopero ad oltranza. Per questa mattina e' stata indetta una assemblea dei lavoratori all'interno dello stabilimento.
(da RaiNews24.It)
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