Primo piano
Il leader Psi ha lanciato da Firenze la 'missione' per l’Italia. “Legittimo il diritto del maggiore partito ad esprimere il candidato premier”.
“Berlusconi rilancia Forza Italia nel nome dei sondaggi, noi facciamo squadra nel nome dell'Italia. Siamo qui per isolare le urla radicaleggianti e dotarsi di poche proposte condivise e risolutive. Una coalizione dove si incontrino i riformisti che si richiamano al socialismo europeo, alla cultura democratica cattolica, alle esperienze civiche di valore nazionale: è la strada maestra per rinnovare profondamente l'Italia”.
Lo ha detto Riccardo Nencini, segretario nazionale del PSI, aprendo ieri a Firenze la convention nazionale 'Per Amore dell'Italia', promossa dal Psi, dall’associazione “Spirito Libero”, da circoli e fondazioni di ispirazione socialista e laica. “E’ il primo incontro nazionale – ha spiegato Nencini - al quale partecipano forze destinate a governare dopo le prossime politiche: per la prima volta si riuniscono e discutono di programmi assieme e inizia in maniera concretissima il confronto”.
L'obiettivo è individuare una missione per i riformisti del centrosinistra, un progetto comune con cui presentarsi agli italiani nel 2013. Perché, ha ricordato il segretario, “dopo il governo Monti, dovranno essere i cittadini con il loro voto a decidere chi vogliono alla guida dell'Italia. Dalla supplenza dei tecnocrati alla rivoluzione del buonsenso”. Per Nencini occorre “portare a conclusione il lavoro di Monti quanto a tagli agli sprechi, riforma della spesa pubblica, accresciuta credibilità internazionale dell'Italia, e puntare con più decisione sullo sviluppo”.
Il leader socialista ha elencato le riforme da fare subito per far ripartire l'Italia: “Una patrimoniale sulle grandi ricchezze, con imposta progressiva tra 1% e 2% che colpisca quel 6% di italiani che detengono il 48% della ricchezza nazionale, ovvero circa 4.500 miliardi di Euro. Introiti prevedibili: 80/100 miliardi. Un provvedimento del genere consentirebbe la cancellazione dell'IMU sulla prima casa e l'abbattimento della pressione fiscale sulle PMI, rilanciando così consumi e investimenti. L'introduzione dellaflexsecurity, con una indennità di disoccupazione vincolata a servizi socialmente utili e alla formazione. Investimenti concreti sulla conoscenza: rafforzamento della scuola pubblica, riforma universitaria con alla testa il merito, programmi Erasmus estesi ai licei. Riforma delle istituzioni: statuto dei partiti in linea con l'articolo 49 della Costituzione, abbassamento del numero dei parlamentari, diritto di voto ai sedicenni, preferenza di genere”.
“E' il portolano per una missione condensata in una alleanza per vincere e per governare, in un progetto politico nuovo, in un candidato alla presidenza del consiglio. E non c'è dubbio – ha aggiunto Nencini - che il diritto del maggiore partito del centrosinistra ad esprimere una candidatura a premier sia più che legittimo, e che l'attuale segretario abbia le caratteristiche per assumerla”.
Per Amore dell’Italia, ha annunciato Nencini, diventerà un appuntamento annuale permanente, “una sorta di Aspen italiana: a Firenze, patria della creatività e del saper fare, laboratorio politico del socialismo liberale da Salvemini a Rosselli e del cattolicesimo democratico, dalle leghe bianche al La Pira internazionalista”.
Lo ha detto Riccardo Nencini, segretario nazionale del PSI, aprendo ieri a Firenze la convention nazionale 'Per Amore dell'Italia', promossa dal Psi, dall’associazione “Spirito Libero”, da circoli e fondazioni di ispirazione socialista e laica. “E’ il primo incontro nazionale – ha spiegato Nencini - al quale partecipano forze destinate a governare dopo le prossime politiche: per la prima volta si riuniscono e discutono di programmi assieme e inizia in maniera concretissima il confronto”.
L'obiettivo è individuare una missione per i riformisti del centrosinistra, un progetto comune con cui presentarsi agli italiani nel 2013. Perché, ha ricordato il segretario, “dopo il governo Monti, dovranno essere i cittadini con il loro voto a decidere chi vogliono alla guida dell'Italia. Dalla supplenza dei tecnocrati alla rivoluzione del buonsenso”. Per Nencini occorre “portare a conclusione il lavoro di Monti quanto a tagli agli sprechi, riforma della spesa pubblica, accresciuta credibilità internazionale dell'Italia, e puntare con più decisione sullo sviluppo”.
Il leader socialista ha elencato le riforme da fare subito per far ripartire l'Italia: “Una patrimoniale sulle grandi ricchezze, con imposta progressiva tra 1% e 2% che colpisca quel 6% di italiani che detengono il 48% della ricchezza nazionale, ovvero circa 4.500 miliardi di Euro. Introiti prevedibili: 80/100 miliardi. Un provvedimento del genere consentirebbe la cancellazione dell'IMU sulla prima casa e l'abbattimento della pressione fiscale sulle PMI, rilanciando così consumi e investimenti. L'introduzione dellaflexsecurity, con una indennità di disoccupazione vincolata a servizi socialmente utili e alla formazione. Investimenti concreti sulla conoscenza: rafforzamento della scuola pubblica, riforma universitaria con alla testa il merito, programmi Erasmus estesi ai licei. Riforma delle istituzioni: statuto dei partiti in linea con l'articolo 49 della Costituzione, abbassamento del numero dei parlamentari, diritto di voto ai sedicenni, preferenza di genere”.
“E' il portolano per una missione condensata in una alleanza per vincere e per governare, in un progetto politico nuovo, in un candidato alla presidenza del consiglio. E non c'è dubbio – ha aggiunto Nencini - che il diritto del maggiore partito del centrosinistra ad esprimere una candidatura a premier sia più che legittimo, e che l'attuale segretario abbia le caratteristiche per assumerla”.
Per Amore dell’Italia, ha annunciato Nencini, diventerà un appuntamento annuale permanente, “una sorta di Aspen italiana: a Firenze, patria della creatività e del saper fare, laboratorio politico del socialismo liberale da Salvemini a Rosselli e del cattolicesimo democratico, dalle leghe bianche al La Pira internazionalista”.
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