Parla il segretario del Pd: "Servono nuove regole per l'integrazione politica dei Ventisette, una sovranità accettata e riconosciuta dai cittadini" -
Alberto Gentili, Il Messaggero
"A Bruxelles è stato fatto un primo passo sulla strada della consapevolezza -prosegue il leader del Pd- si è innervato un meccanismo che inverte una tendenza disgregatrice. Se è così, se non stiamo pensando solo ai mercati ma anche a come tenere insieme l'Europa, bisogna sapere che da domani comincia un percorso (...) se c'è una maggiore integrazione fiscale e di bilancio, si apre un tema democratico di prima grandezza. Non è pensabile che questa integrazione delle strutture fondamentali delle politiche economiche avvenga nell'attuale contesto democratico".
"Sarebbe insostenibile. Perciò dobbiamo sapere che questa strada porta a un diverso ruolo del parlamento europeo a meccanismi di elezione dei vertici europei, alla nascita di partiti europei e alla possibilità che, prima o poi, le elezioni nazionali si svolgano tutte nello stesso giorno".
Il pacchetto di misure adottate a Bruxelles continua Bersani, va "interpretato come il primo passo di una svolta, senza tentennamenti, perché i mercati devono comprendere che si fa sul serio. Il premier Monti è più forte, ma non abbiamo risolto tutti i problemi. Dobbiamo creare piu' lavoro e battere la recessione”.
"Non è che da domani abbiamo sgombrato il campo da tutti i problemi. Dobbiamo assolutamente rispondere alla recessione e questo è un campo di prova per il governo. Bisogna trovare una chiave per attivare rapidamente un po' di lavoro" e occupazione "attraverso le autonomie locali e trovare dei meccanismi che attivino il risparmio privato...".
"Dopo di che dobbiamo anche fare, in un modo ragionevole e ben calibrato, un'operazione di spending review, ma che sia un progressivo contenimento dei costi della pubblica amministrazione, e che non assomigli - conclude - a una manovra correttiva”.
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