Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro della segreteria del Pd
“L'austerità delle politiche di bilancio è autodistruttiva: porta ad una recessione lunga e profonda e, quindi, all'insostenibilità dei debiti pubblici. Per salvare l'euro è necessario attivare misure emergenziali come il potenziamento del fondo "Salva-Stati" attraverso la licenza bancaria per svolgere funzioni di deterrenza sui titoli dei debiti sovrani.
Come era chiaro dalla lettura dei documenti, gli accordi del 29 giugno non erano sufficienti a fronteggiare la crisi. È necessario e urgente sostenere la domanda effettiva, variabile chiave per spezzare il circolo vizioso in atto”.
“Si deve allentare la morsa dell'austerità suicida per evitare ulteriore contrazione del potere d'acquisto delle famiglie e per consentire investimenti ai comuni e pagamenti alle imprese.
Si devono finanziare, attraverso project bonds, investimenti innovativi nell'area euro per ridurre i differenziali di competitività tra le aree della moneta unica. Continuare sulla linea deflazionistica dei tagli alle spese, dell'aumento delle imposte e della svalutazione del lavoro aggrava la recessione e allontana gli obiettivi di finanza pubblica.
Gli speculatori scommettono su problemi strutturali che la linea di politica economica imposta dai protagonisti dell'eurozona aggrava giorno dopo giorno”.
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