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giovedì 16 agosto 2012

Martin Schulz, un tedesco che crede nell'euro. Il presidente dell'Europarlamento ricorda la strage nazifascista di Sant'Anna di Stazzema


Martin Schulz
Martin Schulz

"La liberta', l'umanita' devono essere riconquistate ogni giorno. Questo e' il nostro compito di epigoni, questa e' la missione che ci hanno assegnato i martiri di Sant'Anna di Stazzema. Vi ringrazio di cuore per tenere vivo il ricordo dei martiri e per permettermi, come tedesco, di commemorarli e di unirmi al vostro lutto. E' un dono fatto a me personalmente". 

Cosi' il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz nel suo discorso per la commemorazione delle vittime della strage nazista di Sant'Anna di Stazzema.
"Qui, a Sant'Anna di Stazzema, ricordiamo le ore piu' cupe del nostro continente - ha aggiunto -. Da queste ore cupe sono nati i valori e la liberta' dell'Europa".
Frecciata a Berlusconi
"Sono sempre molto impressionato da quei politici che sono stati al governo per 10 anni e se poi stanno fuori dal governo per 8 mesi fanno finta di non aver niente a che fare con quei 10 anni precedenti" ha detto Schulz a margine della commemorazione delle vittime rispondendo a una domanda su cosa ne pensasse della ricandidatura dell'ex premier Silvio Berlusconi alle prossime elezioni.
Schulz durante la seduta del Parlamento europeo del 2 luglio 2003 fu protagonista di un duro scontro verbale con Silvio Berlusconi, che in quella circostanza si insediava come presidente di turno del Consiglio dell'Unione europea.
In qualità di presidente del gruppo parlamentare socialista, Schulz criticò la linea della Lega Nord sugli immigrati, affermando che era «del tutto incompatibile con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea» e riprese un'osservazione formulata dall'onorevole Di Pietro, che poco prima aveva espresso la sua preoccupazione che «il virus del conflitto di interessi si espandesse anche a livello europeo». Chiese inoltre a Berlusconi cosa egli intendesse fare «per accelerare la creazione di una procura europea» e «per accelerare l'introduzione del mandato di arresto europeo».
Concluse l'intervento sostenendo che se Berlusconi godeva ancora dell’immunità parlamentare, questo era dovuto alla scelta della ex presidente del Parlamento europeo Nicole Fontaine di rinviare a lungo la procedura relativa alla richiesta di revoca dell'immunità di Berlusconi.


Schulz fa un riferimento all'Europa
"Io non vorrei un imperialismo del marco. Abbiamo bisogno di una valuta comune
perche' una valuta comune ci rende piu' forti". Lo ha detto il presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, a margine della commemorazione delle 560 vittime di Sant'Anna di Stazzema avvenuta il 12 agosto del 1944. "In Germania - ha detto ancora Schulz - ci sono persone che dicono che si dovrebbe reintrodurre il marco perche' cosi' saremmo piu' forti. Io rispondo: e' vero, ma in questo modo la Germania - conclude Schulz - diventerebbe troppo per l'Europa, troppo piccola per il mondo".

Stasera la Rai ricorda il massacro
'Res', il programma di Rai Educational, in onda stasera alle 23 su Rai Storia - Digitale terrestre e Tiv·Sat, presenta 'E poi venne il silenzio: Sant'Anna di Stazzema 12 agosto 1944' di Irish Braschi.
E' il racconto di una triste pagina della Storia italiana, narrata attraverso l'emozionante ricordo dei sopravvissuti, con l'aiuto di fedeli ricostruzioni di fiction interpretate da attori, ma anche da alcuni dei superstiti dell'eccidio di Sant'Anna insieme ai loro figli e ai loro nipoti. 
E' l'alba del 12 agosto 1944 quando la furia nazifascista colpisce il piccolo e indifeso paese di Sant'Anna di Stazzema in Toscana. Senza un motivo, senza un perchè. Centinaia di vite perse in poche ore: 560 donne, bambini e anziani. Non una rappresaglia, ma un vile atto di terrorismo. Un crimine contro l'umanita, seguito da un colpevole silenzio di quasi 60 anni con l'occultamento dei dossier relativi alle stragi nazifasciste in un armadio del Tribunale militare di Roma.
(da RaiNews24.It)

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