SITO UFFICIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI VIETRI SUL MARE

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giovedì 30 agosto 2012

De Magistris: «Un manifesto arancione per arginare Grillo»


L'ANNUNCIO ALLA FESTA DEMOCRATICA

Il sindaco di Napoli: «Vogliamo ricostruire un rapporto coi partiti per evitare che monti l'antipolitica»

De Magistris e GrilloDe Magistris e Grillo
NAPOLI - Una volta s'erano tanto amati. Ma da tempo non corre buon sangue tra il «movimento arancione» e quello dei «grillini» in Italia. L'ultimo esempio in tal senso si è verificato alla Festa democratica di Reggio Emilia, dove il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha fatto un annuncio: «Lavoriamo per riuscire entro settembre a presentare il nome e il manifesto del Movimento Arancione, e ci sarà anche una iniziativa nazionale».
Il sindaco partenopeo ha poi spiegato ai cronisti: «Il manifesto parlerà non solo di politica ma anche di economia e di diritti civili e sociali. Poi valuteremo come muoverci, io come sindaco e altri come amministratori e come persone che vogliono essere non contro i partiti ma che pensano ad un movimento che dai partiti sia un po' distante. L'obiettivo è di ricostruire un rapporto con i partiti per evitare che monti l'antipolitica». Al comico genovese, secondo de Magistris, «bisogna dare una risposta politica creando una alternativa seria. Solo così si eviterà che Grillo possa arrivare a quelle percentuali da 15% che gli vengono attribuite».
«Dispiace che la spaccatura tra Pd ed Idv appaia anche come una spaccatura nei rapporti personali - ha proseguito de Magistris -. Ma operazioni come quella che punta alla mera ricostruzione della foto di Vasto lasciano il tempo che trovano». Poi ha aggiunto: «Il tecnicismo del governo Monti va sostituito con una legittimazione popolare forte al prossimo esecutivo. In ogni caso, spero che la nuova legge elettorale dia in modo chiaro il peso di chi vince le elezioni. Sarebbe una iattura se si ripetesse lo schema dell'attuale grande coalizione anche nel 2013». Insomma, secondo il sindaco di Napoli «il Paese vuole risposte diverse, concrete, nel segno della concretezza. I sindaci sono quelli che conoscono davvero il conflitto sociale e hanno ancora un legame forte con la gente. Noi non siamo stati nominati ma siamo stati eletti: per questo possiamo essere una risorsa per tenere democraticamente insieme il paese, anche in vista di un autunno che sarà difficile».
(da Corriere del Mezzogiorno.It)

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