Simone Collini - L'Unità
Si apre sotto il segno della buona politica, la Festa nazionale del Pd, nel nome di chi ha pagato con la vita l'impegno prima civico e poi da parlamentare impegnato contro la mafia: Pio La Torre. È infatti a lui che è dedicata la sala principale dei dibattiti, alla kermesse che fino al 9 settembre si svolgerà a Campovolo. Ieri aReggio Emilia è arrivato Pier Luigi Bersani per la cerimonia di intitolazione, insieme a Franco La Torre, figlio del deputato Pci che si batté per introdurre il reato di associazione mafiosa e che venne ucciso a Palermo 30 anni fa da Cosa nostra.
I tanti volontari che rendono possibile lo svolgimento di questa Festa hanno lasciato per qualche minuto fornelli e stand ancora da sistemare per andare a salutare il Segretario del Pd, che comunque non si è fatto mancare un giro tra le cucine, tra applausi e strette di mano. Sergio Staino l'ha accolto davanti all'entrata della «Pdissea», ovvero la mostra delle vignette di Bobo che mostrano «L'Odissea del Pd in 91 vignette senza pietà».
Bersani: «Grande! Me lo fai un autografo?». Staino: «Certo, allora, come ti chiami? Matteo?». Ora si ride, nei prossimi giorni arriverà il momento di discutere di cose serie, di primarie per scegliere il candidato premier (a Campovolo ci saranno sia Renzi che Vendola) dell'azione di governo, ma soprattutto di come dovrà essere il dopo Monti.
Molti i ministri invitati, da Anna Maria Cancellieri a Francesco Profumo, da Corrado Passera a Filippo Patroni Griffi, da Andrea Riccardi a CorradoClini, Renato Balduzzi, Mario Catania. Per tutti la formula è la stessa, e dovranno confrontarsi con i responsabili del Pd dei settori di competenza dei loro ministeri.
A Reggio Emilia arriveranno anche il leader dell'Udc Pierferdinando Casini e quello della Lega Roberto Maroni, mentre per il Pdl ci sarà Raffaele Fitto (Alfano ha dato forfait per un mancato accordo sulle date). Nessun invito per Di Pietro perché, come dice Bersani, «l'Idv ha deciso di stare fuori»: «Sono mesi e mesi che non dico una parola men che rispettosa nei confronti dell'Ido e sono mesi e mesi che io e il mio partito veniamo coperti di insulti». Parteciperanno invece alla kermesse il leader dei Verdi Angelo Bonelli e quello del Pdci Fausto Diliberto.
Alla Festa nazionale del Pd ci saranno anche i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil,Camusso, Bonanni e Angeletti, e c'è attesa anche per il confronto tra i sindaci di Torino, Napoli e Cagliari, Fassino, De Magistris e Zedda, dopo la discussione che ha tenuto banco nelle ultime settimane su un'eventuale lista dei sindaci alle prossime elezioni e dopo che De Magistris ha fatto sapere di voler andare avanti col progetto del movimento arancione. Diversi i big del Pd che parteciperanno ai dibattiti e non mancheranno appuntamenti con esponenti di associazioni e movimenti.
Una parte dei dibattiti, svolgendosi questa Festa in un territorio colpito dal dramma del terremoto, sarà ovviamente dedicata al tema della ricostruzione.
Dice il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani: «La reazione degli emiliano-romagnoli è stata più forte di quelle scosse: giorno per giorno percorrono la strada che li porta a ripartire, e vogliono le istituzioni e la politica, quella vera, al loro fianco». Per il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio questa Festa sarà utile anche perché renderà chiaro che «per superare la cattiva politica non serve l'antipolitica, bensì la buona politica».
Dice il responsabile Feste del Pd Lino Paganelli: «Da qui partirà un'importantissima campagna elettorale, sarà lunga e impegnativa, sarà come noi riusciremo a costruirla facendola vivere dai cittadini che il Pd vuole protagonisti di questo impegno e ai quali mette a disposizione tutti gli strumenti della partecipazione».
Ma a Campovolo, per le prossime due settimane, in molti verranno anche per mangiare nei tanti ristoranti gestiti dai volontari del Pd, per ascoltare i concerti, come quello di ieri sera dedicato a Lucio Dalla, a cui hanno partecipato SamueleBersani, Luca Carboni, gli Stadio, Pierdavide Carone, o per assistere, domani, allo spettacolo di Roberto Benigni dedicato alla Divina Commedia.
I tanti volontari che rendono possibile lo svolgimento di questa Festa hanno lasciato per qualche minuto fornelli e stand ancora da sistemare per andare a salutare il Segretario del Pd, che comunque non si è fatto mancare un giro tra le cucine, tra applausi e strette di mano. Sergio Staino l'ha accolto davanti all'entrata della «Pdissea», ovvero la mostra delle vignette di Bobo che mostrano «L'Odissea del Pd in 91 vignette senza pietà».
Bersani: «Grande! Me lo fai un autografo?». Staino: «Certo, allora, come ti chiami? Matteo?». Ora si ride, nei prossimi giorni arriverà il momento di discutere di cose serie, di primarie per scegliere il candidato premier (a Campovolo ci saranno sia Renzi che Vendola) dell'azione di governo, ma soprattutto di come dovrà essere il dopo Monti.
Molti i ministri invitati, da Anna Maria Cancellieri a Francesco Profumo, da Corrado Passera a Filippo Patroni Griffi, da Andrea Riccardi a CorradoClini, Renato Balduzzi, Mario Catania. Per tutti la formula è la stessa, e dovranno confrontarsi con i responsabili del Pd dei settori di competenza dei loro ministeri.
A Reggio Emilia arriveranno anche il leader dell'Udc Pierferdinando Casini e quello della Lega Roberto Maroni, mentre per il Pdl ci sarà Raffaele Fitto (Alfano ha dato forfait per un mancato accordo sulle date). Nessun invito per Di Pietro perché, come dice Bersani, «l'Idv ha deciso di stare fuori»: «Sono mesi e mesi che non dico una parola men che rispettosa nei confronti dell'Ido e sono mesi e mesi che io e il mio partito veniamo coperti di insulti». Parteciperanno invece alla kermesse il leader dei Verdi Angelo Bonelli e quello del Pdci Fausto Diliberto.
Alla Festa nazionale del Pd ci saranno anche i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil,Camusso, Bonanni e Angeletti, e c'è attesa anche per il confronto tra i sindaci di Torino, Napoli e Cagliari, Fassino, De Magistris e Zedda, dopo la discussione che ha tenuto banco nelle ultime settimane su un'eventuale lista dei sindaci alle prossime elezioni e dopo che De Magistris ha fatto sapere di voler andare avanti col progetto del movimento arancione. Diversi i big del Pd che parteciperanno ai dibattiti e non mancheranno appuntamenti con esponenti di associazioni e movimenti.
Una parte dei dibattiti, svolgendosi questa Festa in un territorio colpito dal dramma del terremoto, sarà ovviamente dedicata al tema della ricostruzione.
Dice il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani: «La reazione degli emiliano-romagnoli è stata più forte di quelle scosse: giorno per giorno percorrono la strada che li porta a ripartire, e vogliono le istituzioni e la politica, quella vera, al loro fianco». Per il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio questa Festa sarà utile anche perché renderà chiaro che «per superare la cattiva politica non serve l'antipolitica, bensì la buona politica».
Dice il responsabile Feste del Pd Lino Paganelli: «Da qui partirà un'importantissima campagna elettorale, sarà lunga e impegnativa, sarà come noi riusciremo a costruirla facendola vivere dai cittadini che il Pd vuole protagonisti di questo impegno e ai quali mette a disposizione tutti gli strumenti della partecipazione».
Ma a Campovolo, per le prossime due settimane, in molti verranno anche per mangiare nei tanti ristoranti gestiti dai volontari del Pd, per ascoltare i concerti, come quello di ieri sera dedicato a Lucio Dalla, a cui hanno partecipato SamueleBersani, Luca Carboni, gli Stadio, Pierdavide Carone, o per assistere, domani, allo spettacolo di Roberto Benigni dedicato alla Divina Commedia.
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