Il principale avversario del sindaco di Firenze lancia la sua corsa alla segreteria. L'ex premier contro l'ex Rottamatore: "Non può fare tutte e due le cose". Camusso: "Questa volta non mi schiero"

D'Alema contro Renzi. Mentre è sempre alta la tensione tra Massimo D'Alema e Matteo Renzi. Fare il segretario di un grande partito come il Pd - ribadisce oggi l'ex premier -non è compatibile con mantenere la carica di sindaco di una grande città. Insomma per D'Alema Renzi non può restare contemporaneamente sindaco di Firenze "venendo un giorno alla settimana a Roma come se fosse un hobby. E' un'idea strana, rivelatrice di una concezione sbagliata del partito".
"Renzi - aggiusta il tiro D'Alema -, secondo me, ha tantissime qualità e sarebbe probabilmente un ottimo candidato a guidare il centrosinistra dopo la stagione delle larghe intese". Discorso diverso il Pd perché "non ha proprio idea cosa significhi fare il segretario di un partito".
Camusso non voterà alle primarie. "Penso di no, per il ruolo che ricopro penso che non sia utile schierarsi". Susanna Camusso, segretario della Cgil, annuncia la sua intenzione di non votare alle primarie del Pd. Una scelta in controtendenza rispetto al passato quella annunciata nell'intervista a Mix24, di Giovanni Minoli. Durante le scorse primarie del Pd infatti, a urne ancora aperte, Camusso disse: "Ho votato Bersani, se vincesse Renzi sarebbe un problema".
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