Roberto Speranza - Europa
il 3 ottobre 2013 siamo stati colpiti da una terribile tragedia. Nei pressi dell’isola di Lampedusa un barcone di immigrati è andato a fuoco e più di 350 persone hanno perso la vita, tra questi due donne incinte e almeno tre bambini. Sull’imbarcazione, che si è incendiata e poi rovesciata, c’erano stipati oltre 500 profughi. E mentre questa tragedia si consumava, all’alba vicino Siracusa arrivavano, per fortuna salvi, 117 migranti siriani. E appena lunedì scorso a Scicli 13 persone sono morte annegate dopo essere state picchiate e quindi costrette a buttarsi dalla nave.
Insomma il mio paese vive una vera e propria emergenza che ogni ora si fa può tale perché legata all’instabilità politica dell’Africa settentrionale, accanto a ragioni storiche come la povertà e i conflitti etnici nel Corno d’Africa e nell’Africa Subsahariana.
Per questo è giunto il momento che la politica dia risposte e l’Europa faccia sentire la propria voce per assicurare ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo di crescere e garantire condizioni di vita accettabili. Va promossa una vera politica di pacificazione dell’area e messe in atto misure di contrasto alle organizzazioni criminali che speculano sulle migrazioni, nonché rivedere la legislazione sulla clandestinità e il diritto d’asilo.
Per discutere di tutto questo e lavorare a un comune progetto di stampo progressista che affronti anche nelle sede parlamentari la questione migrazione su scala europea, propongo un nostro incontro da svolgersi a Roma o a Bruxelles nelle prossime settimane compatibilmente agli impegni dei nostri gruppi.
Un caro saluto,
Roberto Speranza
Fonte: Europa
Insomma il mio paese vive una vera e propria emergenza che ogni ora si fa può tale perché legata all’instabilità politica dell’Africa settentrionale, accanto a ragioni storiche come la povertà e i conflitti etnici nel Corno d’Africa e nell’Africa Subsahariana.
Per questo è giunto il momento che la politica dia risposte e l’Europa faccia sentire la propria voce per assicurare ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo di crescere e garantire condizioni di vita accettabili. Va promossa una vera politica di pacificazione dell’area e messe in atto misure di contrasto alle organizzazioni criminali che speculano sulle migrazioni, nonché rivedere la legislazione sulla clandestinità e il diritto d’asilo.
Per discutere di tutto questo e lavorare a un comune progetto di stampo progressista che affronti anche nelle sede parlamentari la questione migrazione su scala europea, propongo un nostro incontro da svolgersi a Roma o a Bruxelles nelle prossime settimane compatibilmente agli impegni dei nostri gruppi.
Un caro saluto,
Roberto Speranza
Fonte: Europa
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