Legge elettorale, trattativa a rischio rottura.
Bersani: "Il Pdl spieghi cosa pensa"
Dopo la riunione con Calderoli in via dell'Umiltà, dal Pdl spunta una nuova "bozza Quagliariello" che il Pd respinge. Finocchiaro: Ormai siamo alle sabbie mobili". Il segretario e neo-candidato premier, in visita in Libia, si dice "preoccupato" dallo "sfaldamento del centrodestra". In settimana il "primo importante incontro" con Monti. E l'idea del ticket con Renzi? "Il Pd non è un duopolio"
ROMA - La trattativa tra le forze politiche per dotare il Paese di una nuova legge elettorale rischia ancora una volta di saltare, forse in modo decisivo. Dalla Libia il leader del centrosinistra Pier Luigi Bersani chiede al Pdl di fare chiarezza politica sulle sue intenzioni riguardo la riforma, per tutta risposta il partito di Berlusconi rimette tutto in gioco, proprio mentre sul testo è concentrata la commissione Affari costituzionali del Senato. E lo fa con una bozza di proposta a cui stanno lavorando Gaetano Quagliariello e il relatore Lucio Malan.Il documento prevede un premietto fisso di 50 seggi, non più variabile come la proposta dell"ascensore" di Calderoli, e una soglia del 40% per le coalizioni per accedere al premio di maggioranza. Il premietto fisso scatterebbe nel caso nessuna coalizione raggiungesse la soglia del 40% per il primo partito che ottenesse il 30% dei voti. I 50 seggi equivarrebbero circa all'8.2%.
La bozza è stata vagliata tra il senatore della Lega e i responsabili Pdl sulla questione elettorale nella riunione di ieri sera in via dell'Umiltà. Se Calderoli sarà d'accordo, la bozza verrà formalizzata in un emendamento da presentare in commissione Affari costituzionali. Ma Calderoli avrebbe posto come condizione che la nuova bozza venga accettata anche dal Pd.
(da Repubblica.It)
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