SITO UFFICIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI VIETRI SUL MARE

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martedì 25 dicembre 2012

Campania: Primarie del Pd la rivolta dei sindaci


Niente deroga a chi governa città di oltre 5 mila abitanti. ok ai consiglieri regionali

di OTTAVIO LUCARELLI

La rivolta dei sindaci esplode nel giorno in cui arriva la conferma che il Pd napoletano chiede ufficialmente che Pierluigi Bersani sia capolista a Napoli oltre che a Roma e Milano. Rivolta dei sindaci perché le deroghe per le primarie di sabato 29 dicembre sono state negate dal comitato elettorale nazionale del Pd in tutta la Campania a chi governa città con oltre cinquemila abitanti dando via libera, invece, ai consiglieri regionali. Una rivolta guidata dal sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Pino Capasso, a cui si è associato in serata il segretario di Napoli, Gino Cimmino, durante la riunione della segreteria provinciale.

"È assurdo - ha detto Cimmino - non avere la deroga per i sindaci campani che si volevano candidare alle primarie". D'accordo l'eurodeputato Andrea Cozzolino: "Siamo di fronte a liste troppo chiuse".

Pino Capasso ha presentato un documento corredato da molte firme. Un atto di accusa: "L'esclusione dei sindaci dalle primarie è un'intollerabile discriminazione che priva il Parlamento della competenza di quanti, formatisi nella trincea dei Comuni e non nei polverosi salotti romani, possono contribuire a una legislazione più adeguata alla difficile congiuntura. È evidente l'intento protezionistico della Direzione nazionale, composta da parlamentari uscenti che hanno limitato il diritto di scelta degli elettori per non correre il rischio di essere surclassati dai sindaci, certamente più graditi al popolo delle primarie". E c'è addirittura un 

 
sindaco della provincia di Salerno, Tommaso Pellegrino, che non può candidarsi perché, spiega lui stesso, "il paese che guido, Sassano, nel Vallo di Diano, ha 5007 abitanti e il divieto riguarda solo le città, appunto, con più di cinquemila residenti".

Tante le deroghe, invece, per i consiglieri regionali. Via libera non solo come previsto per il capogruppo, l'avvocato sannita Umberto Del Basso De Caro, ma anche per il casertano Nicola Caputo e i napoletani Antonio Amato e Peppe Russo.

Trentuno i candidati alle primarie in provincia di Napoli: sedici uomini e quindici donne in un listone unico per Camera e Senato. Diffusa la lista, sono confermate le rinunce degli uscenti. Anche Franca Chiaromonte, dopo Maria Fortuna Incostante, ha deciso di non candidarsi allungando l'elenco dei parlamentari in carica che hanno preferito non misurarsi con il consenso. Con loro i professori Eugenio Mazzarella e Pasquale Ciriello, ma anche il sannita Costantino Boffa.

E continuano le manovre nell'area moderata del centrosinistra. Venerdì si è costituito in consiglio regionale il gruppo dei "Moderati" con i consiglieri ex Idv Nicola Marrazzo ed Eduardo Giordano. Ieri è stata la volta di Diritti e libertà con Massimo Donadi e Nello Formisano che hanno annunciato: "Da giovedì inizieremo a ragionare concretamente sulle candidature per le liste da presentare assieme a Bruno Tabacci". Tra i candidati in Campania ci dovrebbero essere diversi consiglieri comunali di Napoli, Pozzuoli, Torre del Greco, Torre Annunziata e Marcianise.
(da Repubblica.It)

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