SITO UFFICIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI VIETRI SUL MARE

SITO UFFICIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI VIETRI SUL MARE

sabato 29 dicembre 2012

Vietri sul Mare: alle Primarie nel PD netta affermazione di Bonavitacola e Lamberti. Buone performance di Saggese e Mautone.

Vietri sul Mare: nel PD netta affermazione di Bonavitacola e Lamberti. Buone performance di Saggese e Mautone, a ruota seguono Andria e Valiante, ecco i risultati:
TOTALE VOTANTI                           336 VOTANTI
Bianca                                                 1
Nulle                                                   1

ANDRIA Alfonso                                     75 voti
BASTA Diego Giuseppe                             1 voto
BONAVITACOLA Fulvio                        184 voti
BOTTONI Francesco                               //
CUOMO Antonio                                       8 voti
IANNUZZI Tino                                        5 voti
PETROSINO Enzo                                    2 voti
REALE Andrea                                        18 voti
ROMANO Attilio                                     //
VALIANTE Simone                                 28 voti
VALLETTA Angelo                                  1 voto


BRUNO Annarita                                      2 voti
CAPOZZOLO Sabrina                               3 voti
FUSCO Serafina                                       1 voto
GENOVESE Luisa                                    //
LAMBERTI Rossana                              131 voti
MAUTONE Luisa                                    38 voti
ROUSSEAU Claudine                                3 voti
SAGGESE Angelica                               123 voti
STASI M.Patrizia                                     1 voto
VITIELLO M.Rosaria                               //

 Il Circolo di Vietri sul Mare, ringrazia i militanti volontari, i componenti dei Seggi elettorali di Vietri e Dragonea e sopratutto tutti i cittadini che hanno condiviso con le loro scelte i propri parlamentari rappresentanti del nostro territorio. GRAZIE
VIVA L'ITALIA, VIVA IL PARTITO DEMOCRATICO.






                                                                         La Coordinatrice di Circolo
                                                                            Patrizia GADALETA 

martedì 25 dicembre 2012

Campania: Primarie del Pd la rivolta dei sindaci


Niente deroga a chi governa città di oltre 5 mila abitanti. ok ai consiglieri regionali

di OTTAVIO LUCARELLI

La rivolta dei sindaci esplode nel giorno in cui arriva la conferma che il Pd napoletano chiede ufficialmente che Pierluigi Bersani sia capolista a Napoli oltre che a Roma e Milano. Rivolta dei sindaci perché le deroghe per le primarie di sabato 29 dicembre sono state negate dal comitato elettorale nazionale del Pd in tutta la Campania a chi governa città con oltre cinquemila abitanti dando via libera, invece, ai consiglieri regionali. Una rivolta guidata dal sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Pino Capasso, a cui si è associato in serata il segretario di Napoli, Gino Cimmino, durante la riunione della segreteria provinciale.

"È assurdo - ha detto Cimmino - non avere la deroga per i sindaci campani che si volevano candidare alle primarie". D'accordo l'eurodeputato Andrea Cozzolino: "Siamo di fronte a liste troppo chiuse".

Pino Capasso ha presentato un documento corredato da molte firme. Un atto di accusa: "L'esclusione dei sindaci dalle primarie è un'intollerabile discriminazione che priva il Parlamento della competenza di quanti, formatisi nella trincea dei Comuni e non nei polverosi salotti romani, possono contribuire a una legislazione più adeguata alla difficile congiuntura. È evidente l'intento protezionistico della Direzione nazionale, composta da parlamentari uscenti che hanno limitato il diritto di scelta degli elettori per non correre il rischio di essere surclassati dai sindaci, certamente più graditi al popolo delle primarie". E c'è addirittura un 

 
sindaco della provincia di Salerno, Tommaso Pellegrino, che non può candidarsi perché, spiega lui stesso, "il paese che guido, Sassano, nel Vallo di Diano, ha 5007 abitanti e il divieto riguarda solo le città, appunto, con più di cinquemila residenti".

Tante le deroghe, invece, per i consiglieri regionali. Via libera non solo come previsto per il capogruppo, l'avvocato sannita Umberto Del Basso De Caro, ma anche per il casertano Nicola Caputo e i napoletani Antonio Amato e Peppe Russo.

Trentuno i candidati alle primarie in provincia di Napoli: sedici uomini e quindici donne in un listone unico per Camera e Senato. Diffusa la lista, sono confermate le rinunce degli uscenti. Anche Franca Chiaromonte, dopo Maria Fortuna Incostante, ha deciso di non candidarsi allungando l'elenco dei parlamentari in carica che hanno preferito non misurarsi con il consenso. Con loro i professori Eugenio Mazzarella e Pasquale Ciriello, ma anche il sannita Costantino Boffa.

E continuano le manovre nell'area moderata del centrosinistra. Venerdì si è costituito in consiglio regionale il gruppo dei "Moderati" con i consiglieri ex Idv Nicola Marrazzo ed Eduardo Giordano. Ieri è stata la volta di Diritti e libertà con Massimo Donadi e Nello Formisano che hanno annunciato: "Da giovedì inizieremo a ragionare concretamente sulle candidature per le liste da presentare assieme a Bruno Tabacci". Tra i candidati in Campania ci dovrebbero essere diversi consiglieri comunali di Napoli, Pozzuoli, Torre del Greco, Torre Annunziata e Marcianise.
(da Repubblica.It)

venerdì 21 dicembre 2012

LO SPI-CGIL A VIETRI SUL MARE


 


                                                                              DAL   1  GENNAIO 2013

LO  SPI-CGIL  A  VIETRI  SUL  MARE

AL  SERVIZIO  DEI PENSIONATI  E  DI  TUTTI GLI ANZIANI DI  VIETRI SUL MARE  E  COSTIERA
    SI  INFORMANO  I  CITTADINI  CHE  IN  VIA  PASSARIELLO  PRESSO LA SEDE DEL  PD
             A  PARTIRE  DAL  MESE  DI GENNAIO 2013 SARA’ IN  FUNZIONE 
               UN  PUNTO  DEL SINDACATO  PENSIONATI   ITALIANI   CGIL
  I  PENSIONATI  POSSONO  RIVOLGERSI  AI  RESPONSABILI DEL PUNTO  SPI
                                                            PER
---DIFESA   E   TUTELA   DIRITTI   INDIVIDUALI :
---CONTROLLO  PENSIONI
---ASSISTENZA   INVALIDITA’  CIVILE
---ASSISTENZA  FISCALE:
730-ISEE-RED-DETRAZIONI-DICH.INPS/INV.CIVILE
---INFORMAZIONI  NUOVA  LEGGE  PENSIONI



LO SPI-CGIL SARA’  APERTO      
 IL LUNEDI’ MATTINO                                        ORE   09,30-12,00
IL  GIOVEDI’  POMERIGGIO                                ORE  16,00-18,30

giovedì 20 dicembre 2012

PD: "Insediato il Comitato elettorale per le primarie dei parlamentari"


Nota dell'ufficio stampa del PD


“Si è insediato il Comitato elettorale che secondo il regolamento approvato lunedì scorso dovrà accompagnare lo svolgimento delle primarie per i parlamentari del Pd.
Il Comitato ha esaminato e validato tutti gli aspetti logistici per l’organizzazione del voto. Ha inoltre stabilito che i segretari provinciali e regionali che si candideranno alle primarie dovranno autosospendersi per le funzioni inerenti alla procedura elettorale durante tutto il periodo delle primarie e saranno sostituiti dal vicesegretario laddove esiste o dal coordinatore della segreteria o dal responsabile dell’organizzazione del livello corrispondente.
Il Comitato tornerà a riunirsi nella giornata di domani, ai sensi del regolamento, sulle richieste di deroga a partecipare alle primarie da parte di Sindaci di comuni superiori ai 5000 abitanti, consiglieri regionali e assessori regionali.
Il Comitato valuterà queste richieste con criteri restrittivi nello spirito della norma del regolamento”

mercoledì 19 dicembre 2012

Benigni riparte da Silvio "È tornato: Signore, pietà"


Su RaiUno "La più bella del mondo", dedicato ai princìpi fondamentali della Costituzione. Prima, monologo sull'attualità: "Berlusconi s'è ripresentato per la sesta volta. Ha detto che la settima si riposa.". L'appello all'impegno e alla politica: "L'indifferenza e il non voto sono i nemici, se ti tiri fuori dai il potere alla folla, che sceglie sempre Barabba"

di ALESSANDRA VITALI



ROMA
 - Neanche cinque minuti e già pronuncia la parola "Silvio". Benigni entra in scena come d'abitudine sulle note di Il partito del pinzimonio, la marcetta di Nicola Piovani, gioca con i ringraziamenti, il pubblico, la Rai, Napolitano "che ha telefonato al Papa che mi ha detto di ringraziare nostro Signore, e invece pure lui mi ha detto che dovevo ringraziare qualcuno di più importante: grazie, Silvio". L'avevamo lasciato un anno fa con Berlusconi -nello show di Fiorello #ilpiùgrandespettacolo, quando definì quelle dell'allora premier "le più belle dimissioni degli ultimi 150 anni" - e da Berlusconi riparte. "Due brutte notizie in questo mese, una è la fine del mondo, l'altra è terrificante: s'è ripresentato, è la sesta volta. Ma ha detto che la settima si riposa. È come i sequel dei film dell'orrore, lo Squalo 6, la Mummia, Godzilla contro Bersani...". Poi arriva al cuore della storia: "I nemici della Costituzione sono l'indifferenza alla politica che è amore per la vita, e il non voto. Non ti tirare fuori, se ti tiri fuori è terribile, dai il potere alla folla che sceglie sempre Barabba".

FOTORACCONTO
È La più bella del mondo, atteso ritorno di Benigni in tv, celebrazione della Carta preceduta da una visita al Colle dove Napolitano gli ha consegnato proprio una copia della Costituzione. Per lo show costi da kolossal tv, quasi - pare - sei milioni di euro nei quali rientrerebbero anche le 12 puntate di Tutto Dante previste su RaiUno in primavera. Quanto agli ascolti, fanno fede i precedenti: da Fiorello picco di 16 milioni di spettatori e oltre il 50% di share; a Sanremo, per il 150esimo dell'Unità d'Italia, è entrato all'Ariston su un cavallo bianco e è uscito con picchi del 60%; il 35,68% di Il V dell'Inferno, su RaiUno nel novembre 2007, il 46% di L'ultimo del Paradiso, su RaiUno nel dicembre 2002. 

Nel Teatro 5 di Cinecittà Benigni ha davanti cinquecento invitati (moltissimi giovani, niente vip, solo i vertici Rai). Schema collaudato, un monologo sull'attualità poi l'esegesi dei princìpi fondamentali, i primi dodici articoli. L'inizio è tutto per Berlusconi. "Oggi è uscito da Palazzo Grazioli, c'era la folla, metà fischiava e metà applaudiva quelli che fischiavano. E quello che ha scritto la stampa estera...". "L'avete visto a Canale 5? Credevo che fosse un'intervista del '94, diceva che doveva salvare l'Italia dai comunisti, vi levo l'Ici, vi levo l'Imu, pensavo 'ma guarda nel '94 la gente come ci cascava'. Ora ha una nuova fidanzata, una sola: è bello vedere che sta cercando di smettere". "Silvio ha un sogno, vuol diventare presidente della Repubblica, in tutti i luoghi pubblici ci sarebbe una sua foto, sarebbe l'unico modo di vederlo in una caserma dei carabinieri". "Ha detto che se Monti si candida lui fa un passo indietro e allora Mario, facci questo favore, poi magari dopo due giorni smentisci, come fa lui". 

Risate e applausi e si passa al tema della serata. "Nella Costituzione - dice - c'è la strada per risolvere tutti i problemi, si proclama la dignità umana. È la nostra mamma, ci protegge da qualsiasi cosa". Si schiera dalla parte della politica, "l'indifferenza è un grave errore, io vi dico di amare più che rispettare la politica, è la cosa più alta per organizzare la pace, la serenità e il lavoro. Non avere interesse per la politica è come dire di non avere interesse per la vita". C'è il ricordo dei padri costituenti e dei padri della patria, i nomi, le persone, "autore di passaggi fondamentali della Costituzione è stato un pugliese di 29 anni, Aldo Moro". Applausi quando pronuncia la parola "partigiani". L'articolo 3, che prescrive l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge senza senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, "l'hanno scritto a Woodstock, è Imagine di John Lennon trent'anni prima. Me li immagino a Montecitorio, come fricchettoni, che si passano il cannone...". 

Insiste sull'articolo 4, "se non c'è il lavoro crolla tutto, la Repubblica e la democrazia che sono il corpo e l'anima delle nostre istituzioni. Quando non c'è lavoro perdiamo tutti perché quando lavoriamo modifichiamo noi stessi, è quella la grandezza del lavoro. Nella busta paga troviamo noi stessi: quella paga non è avere, è essere". Sottolinea i verbi degli articoli, laddove la Costituzione "riconosce", "garantisce", "promuove", "tutela", "sentite come suona forte e delicato". All'articolo 6 non trattiene la battuta, "la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche: è fatta apposta per Di Pietro". 

Vola alto all'articolo 7, Chiesa e Stato, "fu Gesù Cristo, il primo laico, a dire date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio". All'articolo 9, "la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione", cita la sindrome di Stendhal "che arrivò a Firenze e svenne per tanta bellezza. Noi abbiamo avuto la sindrome di Bondi: invece di svenire l'uomo, venivano giù i monumenti". Si arriva all'articolo 11, "l'Italia ripudia la guerra". "È l'unico che comincia con 'l'Italia', non con 'la Repubblica': perché sia chiaro che tutti, anche i conigli d'Italia, ripudiano la guerra. 'Ripudia', un no definitivo, perché la guerra deforma la gente. Nessuna guerra ha mai prodotto un beneficio maggiore del dolore che ha provocato". "Sentite: 'promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo': è un confronto di sogni, sembra che ci dicano che l'Italia come patria non ci basta, bisogna diventare mondo, rimanendo italiani. È grazie ad articoli come questi, che in Europa c'è la pace da sessant'anni. L'idea dell'Unione europea è un sogno. Noi, prima generazione della storia del mondo, stiamo unendo un continente in pace. Non bisogna chiudersi nel proprio guscio, i nostri costituenti ci dicono di non tornare indietro, di mantenere la nostre radici ma non che sprofondino nel buio della Storia ma che vadano in su, come mani che si stringono". 

Il lungo excursus si conclude con l'articolo 12, il tricolore. E con un monito. "Tutto questo, noi lo abbiamo ereditato. Ma per farlo davvero nostro, lo dobbiamo conquistare. Qui ci sono le regole per vivere tutti insieme, in pace, lavorando. Dico una cosa - continua Benigni - che solo un Papa o un buffone possono dire: domattina dite ai vostri figli che sta per cominciare un giorno che prima di loro non ha mai vissuto nessuno, ditegli di andare a testa alta, di essere orgogliosi di appartenere a un popolo che ha scritto queste cose fra i primi nel mondo. E che abbiano fiducia e speranza". Il saluto è sulle note di Beautiful that way di Piovani, dal tema principale di La vita è bella, che Benigni canta nella versione italiana. Parole di pace che l'israeliana Noa ha cantato in tutto il mondo e con le quali Benigni saluta e abbraccia il pubblico in piedi e augura buon Natale. E si commuove.
(da Repubblica.It)

martedì 18 dicembre 2012

Bersani: "Noi facciamo democrazia"


"Siamo gli unici in Italia e in Europa che fanno le primarie per scegliere i propri candidati in Parlamento. Ieri abbiamo fatto Direzione splendida, abbiamo inserito tante novità, quella che mi piace di più darà la certezza di avere un numero di donne in Parlamento che non c'è mai stato in un Gruppo parlamentare"


bersani palco    "Siamo gli unici che fanno una cosa che non si è mai fatta ne' in Italia ne' in Europa, gradiremo essere guardati con un po' di simpatia visto che stiamo parlando di democrazia". Il Segretario del PD Pier Luigi Bersani, arrivando al pranzo con gli ambasciatori asiatici, ha commentato la decisione della Direzione del partito di ieri del sulle primarie per i parlamentari.

"Chiedete anche agli altri cosa intendono fare visto che il Parlamento è una istituzione di tutti - ha aggiunto il Segretario del PD - noi da soli non possiamo risolvere come si scelgono i deputati, ma gradiremmo sapere come fanno anche gli altri". 

Bersani ha inoltre sottolineato le scelte sulla parità di genere: "Ieri abbiamo fatto una riunione splendida, abbiamo inserito tante novità, quella che mi piace di più darà la certezza di avere un numero di donne in Parlamento che non c'è mai stato in un Gruppo parlamentare".

Il PD è il solo partito in Europa che sceglie i candidati in Parlamento con le primarie, per questo, il Segretario democratico non accetta critiche sulle deroghe e a margine dell'incontro con gli ambasciatori del sud-est asiatico, ha risposto così ai giornalisti che gli chiedevano delle deroghe. "Il nostro Statuto parla del 10% di deroghe e noi abbiamo discusso di qualcosa che non è neanche il 3%: perchè se ne parla solo per il PD? Questo è inaccettabile. Siamo gli unici in Europa e in Italia ad avere il meccanismo di deroghe più stringente, per favore non chiedetecelo più e andate da qualche altro perchè su questo si è superato il segno".

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Bersani: noi unici in Europa ad avere un meccanismo di deroghe così stringente



Speciale sulle primarie dei parlamentari democratici. Il 29 e 30 dicembre scegli i tuoi candidati per Elezioni politiche 2013

Il PD celebra la Giornata mondiale dedicata ai Migranti


La Fondazione Nilde Iotti ha promosso la prima visita di una delegazione di donne immigrate alla Camera dei Deputati. La Direzione nazionale del PD ha approvato un ODG sui "Nuovi italiani"


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La Fondazione Nilde Iotti, in occasione della Giornata dedicata dalle Nazioni Unite ai Migranti e nell'ambito delle proprie iniziative nel percorso di riconoscimento della cittadinanza alle nuove italiane, ha promosso nella giornata mondiale dedicata ai migranti, la visita di una delegazione di donne immigrate alla Camera dei Deputati.

E’ la prima volta in cui un gruppo di donne immigrate visiteranno la Camera dei Deputati e assisteranno ai lavori parlamentari. 

La delegazione è composta da 50 donne immigrate rappresentanti del mondo dell'associazionismo e impegnate nel lavoro di cura, tra cui alcune rappresentanti dei sindacati e dell'Acli Colf.

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Per l'occasione, Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti e presidente del Forum immigrazione PD ha presentato una mozione parlamentare per la ratifica della "Convenzione sulle lavoratrici e i lavoratori domestici" che è stata firmata dal governo. 

"Quelle che noi chiamiamo badanti - ha dichiarato Livia Turco - sono cittadine cui va riconosciuta autorevolezza politica e vanno sollecitate a diventare protagoniste della vita sociale e politica del nostro Paese. Abbiamo voluto sottolineare questa centralità del lavoro di cura e l'importanza della cittadinanza sociale e politica - ha proseguito la presidente della Fondazione Nilde Iotti - attraverso un piccolo gesto simbolico".

La firma da parte del Governo della Convenzione per i diritti e le tutele ai lavoratori domestici è un'ottima notizia per tutte le donne e gli uomini impegnati nel lavoro domestico, di cui la stragrande maggioranza di origine straniera", ha considerato Khalid Chaouki, responsabile Nuovi Italiani del Partito Democratico.

"Un firma che cade nella Giornata mondiale dedicata ai migranti e che risponde anche all'appello promosso dal Partito Democratico attraverso la mozione presentata da Livia Turco, presidente del Forum Immigrazione del PD.

Un passo importante nel cammino verso il riconoscimento pieno della pari dignità e pari diritti di tutti i lavoratori nello spirito della nostra Costituzione. Ora il prossimo passo decisivo che non può più attendere è il riconoscimento della cittadinanza italiana per chi nasce e cresce in Italia”.

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Un altro passo importante verso il riconoscimento dei diritti per i migranti in Italia è stato fatto alla Direzione nazionale del PD, dove è stato approvato un ODG sui "Nuovi italiani".


La Direzione del Partito Democratico, riunita ieri sera, ha approvato un ordine del giorno presentato da Livia Turco, Marco Pacciotti e Jean Léonard Touadi per il Forum Immigrazione, che si impegna ad eleggere nel prossimo Parlamento ‘nuovi italiani’.

In questi ultimi anni – si legge nel testo – si è sviluppato nel nostro paese un ampio movimento, articolato e plurale, che ha posto al centro dell'opinione pubblica il riconoscimento della cittadinanza per i figli degli immigrati che nascono e crescono in Italia.

Il PD è stato promotore e protagonista importante di tale campagna, ha condotto una forte e coerente battaglia in Parlamento.

Il segretario Bersani con coerenza e determinazione ha indicato la riforma della legge sulla cittadinanza per i figli degli immigrati quale primo atto del suo governo.

Tale movimento ha coinvolto l'opinione pubblica ed ha contribuito a creare un clima aperto e positivo verso gli immigrati. D'altra parte la loro presenza è diventata una componente strutturale e profondamente integrata nel nostro paese. Sempre più gli immigrati stanno diventando "nuovi italiani" che partecipano attivamente alla vita sociale, culturale e politica del nostro paese. Per questo e' diventato maturo per il bene del nostro paese, per le sue prospettive di crescita e sviluppo e per realizzare un effettivo e profondo rinnovamento delle classi dirigenti avere una rappresentanza di immigrati eletta in Parlamento.

Il PD vuole mettersi alla testa di questo rinnovamento ed in coerenza con le sue scelte politiche e culturali di apertura all'Europa ed al mondo, di giustizia sociale e di rinnovamento profondo della politica si impegna ad eleggere nel prossimo Parlamento giovani, donne e uomini "nuovi italiani".

Turco: "Porteremo i nuovi italiani in Parlamento". Intervista alla presidente del Forum immigrazione PD


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Patto italiane-migranti per la dignità del lavoro. Livia Turco - l'Unità -

Puppato: "La consultazione è un segno di forza e di democrazia"


Intervista a Laura Puppato di Jolanda Bufalini - L'Unità

Laura Puppato
Laura Puppato è fresca dell'esperienza delle primarie per il candidato premier. E per questo sarò probabilmente capolista nel suo collegio. 

Cosa pensa delle primarie dei parlamentari? C'è chi parla di azzardo... 

«Tutto si può dire ma non che non siano l'espressione di una volontà fortissima di cambiare lo stile degli ultimi anni. Con il Porcellum Bersani avrebbe potuto dire "allargo le braccia, avrei potuto ma non si può". Invece abbiamo queste incredibiliprimarie di fine anno, segno distintivo di forza, di apertura, di democrazia. Dopodiché c'è un complicato gioco d'incastro». 

Le primarie parlamentari sono una cosa diversa rispetto alla scelta per una carica monocratica. 

«Se avessimo avuto un po' di calma bisognava azzerare tutto, anziché far votare solo chi ha partecipato il 25 novembre». 

Perché non va bene l'elettorato del 25 novembre? 

«Si tratta di situazioni molto diverse, qui abbiamo a che fare con figure locali e, se si presenta Caio piuttosto che Tizio, il parlamentare rappresenterà interessi locali e specifici diversi. I due elettorati non si sovrappongono, sono diversi. Nelle province del Veneto, la situazione che conosco meglio, ci sono stati 30.000 voti espressi che, su circa dieci candidati sono pochi, una parte non andrà a votare, perché era interessata alla consultazione per il leader ma non a quella locale, chi invece è interessato non potrà rientrare». 

E perché allora non azzerare tutto e riaprire le iscrizioni? 

«Difficile rimettere in moto la macchina delle registrazioni in un tempo breve e per di più festivo». 

C'è chi propone di rinviare perché così si favoriscono gli apparati. Pippo Civati propone la data del 13 gennaio, se si voterà il 24 febbraio. 

«Non si può fare, non sappiamo ancora la data delle politiche e non si può lavorare sulle ipotesi. Se si votasse il 17 febbraio le liste andrebbero presentate il 12 gennaio. Dobbiamo adottare una scelta che ci garantisca sul piano temporale, scontando i limiti che ci si impongono in queste condizioni». 

Con il Porcellum sono stati imposti troppi candidati dall'alto, ora non c'è il rischio di un eccesso di localismo? 

«La quota nelle disponibilità del partito nazionale serve a salvaguardarecompetenze, evitando il passaggio sotto le forche caudine del consenso. A guardare il bicchiere mezzo pieno, la platea del 2 novembre potrebbe rivelarsi un vantaggio. Lo sapremo solo dopo ma, forse, l'elettorato che si è iscritto con l'intenzione di esprimersi sul governo nazionale sarà più obiettivo, poco attratto dal soggetto locale senza né arte né parte ma con la capacità di raccogliere i voti del condominio». 

Cosa pensa dell'esclusione di sindaci, consiglieri regionali e provinciali? 

«Nasce dalla preoccupazione di non lasciare sguarnito il territorio ma ci vuole ragionevolezza». 

Pensa a delle deroghe? 

«Per esempio nel caso di un sindaco a fine mandato, oppure in situazioni che creano vantaggio per il partito, non dobbiamo dimenticare che la nostra ambizione è quella di guidare il paese costruendo il massimo possibile di consenso. Ci aspetta una mediazione difficile ma obbligatoria di cui dovranno farsi carico le segreterie provinciali e regionali». 

C'è anche l'obiezione molto diffusa che chi ha già un pacchetto di preferenze parte avvantaggiato rispetto a un giovane, a un parlamentare uscente o a una donna. 

«La novità molto bella del doppio voto, è una opportunità nuova per le donne, che con il Porcellum e l'indicazione dei segretari provinciali non ci sarebbe stata. Sono quasi tutti maschi ed è naturale che tendano a salvaguardare la "specie"». 

Ma un giovane che sarebbe importante per il rinnovamento? 

«Dobbiamo tenere insieme competenze e convenienza politica per il partito, però dobbiamo anche smettere di guardarci l'ombelico. La partita che stiamo giocando, per dare al Paese un futuro di equità e sostenibilità è alta. Le piccole diatribe, il troppo personalismo non servono».

Fonte: L'Unità