Breve estratto dell'intervento di Gianni Cuperlo, neo presidente dell'Assemblea nazionale del PD eletto a larghissima maggioranza. "Questa presidenza non annulla quello che abbiamo vissuto ma spero sarà un cammino di unità"
Le primarie sono state "una grande prova di maturità e di democrazia", ha aggiunto, e bisogna adesso "avere rispetto di quel popolo" senza "cessare di essere ribelli, come ci diceva prima Renzi".
"Rispettare il tuo popolo significa scommettere sul futuro del nostro partito e su un cammino unitario", ha detto Cuperlo, che poi ha ringraziato Renzi per aver offerto la presidenza del Pd a chi è uscito sconfitto dal congresso: "Non era tenuto a farlo ma l'ha fatto", ha detto, spiegando che "questa presidenza non annulla quello che abbiamo vissuto ma spero sarà un cammino di unità".
Cuperlo ha quindi invitato Enrico Letta ad affrontare con il governo con ancora "più forza di prima" il cammino delle riforme, sottolineando che una "parte importante verrà da questo nostro partito e da chi è chiamato a dirigerlo".
"Nessuno di noi vuole vivere in un museo e tutti sognano la frontiera - ha concluso Cuperlo facendo rispondendo all'invito di Renzi - ma anche se vogliamo vivere sempre sulla linea del fronte è importante come ci arriviamo e non darci pace se ci sono persone che vivono tutta la vita nelle retrovie".
Poi, una battuta autobiografica: "L'ultima assemblea che ho presieduto...è stata in quinta ginnasio”.
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