Consultazioni con il Movimento di Grillo in diretta streaming. Il premier incaricato: "Prendetevi un pezzo di responsabilità, non impedite la nascita di un esecutivo. Non avete l'esclusiva del cambiamento". I capigruppo Lombardi e Crimi: "Non ci fidiamo". Moody's aspetta l'esito dei tentativi del leader Pd: "Riflessi a breve termine sul profilo di credito del Paese". L'incontro Bersani-Napolitano previsto per domani potrebbe slittare
ROMA - "Non esiste l'ipotesi di un governissimo perché metteremmo un coperchio su una pentola a pressione che chiede il cambiamento. Quello che ho in mente è un governo che apra la legislatura con in programma alcune riforme essenziali": così Pier Luigi Bersani apre le consultazioni con il Movimento 5 Stelle. Consultazioni che si tengono in diretta streaming, come chiesto e ottenuto dai grillini, che ieri hanno ribadito il loro no forte e chiaro ad un governo Bersani.Il premier designato sottolinea la priorità di dover dare un governo al Paese, chiedendo ai 5 Stelle di condividere un pezzo di responsabilità per permettere la nascita di un esecutivo. "A chi è più vicino chiedo
responsabilità. Alle forze che vogliono avere più autonomia chiedo di non impedire questa partenza", dice. "Siete protagonisti del cambiamento, ma non esclusivi. Anche la mia forza sente questa esigenza. Non farò governi che abbiano davanti l'impossibilità di cambiamento", continua il segretario del Pd. Che ai 5 Stelle spiega: "la fiducia si dà e si toglie, ma c'è anche il modo di non darla consentendo" la nascita di un governo.
La prima replica di Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera è fredda. "Sono venti anni che sentiamo queste
parole. Vent'anni che voto e che sento parlare delle stesse cose e non vengono mai realizzate. Mentre parlava mi sembrava di sentire una puntata saranno durissimi".
"Lei diceva che solo un insano di mente può avere la fregola di voler governare il Paese; ebbene, noi noi siamo quegli insani di mente perché abbiamo un progetto per il Paese. Noi siamo disposti a prenderci la responsbilità, a riprenderci la sovranità, a riprenderci il nostro Paese", continua Lombardi.
Appoggiare un governo Bersani vorrebbe dire "dare una fiducia in bianco, un atto forte in cui si danno le condizioni per la costruzione di una maggioranza stabile. Noi, anche per il mandato che ci hanno dato gli elettori", da cui arriva "un messaggio quasi unanime di non dare fiducia in bianco, non ce la sentiamo davvero di poterci fidare. Vogliamo le prove", mette in chiaro il capogruppo del M5S al Senato Vito Crimi.
Senatori e deputati grillini ieri, riuniti in assemblea, hanno votato all'unanimità per il no alla fiducia ad un eventuale governo guidato dal segretario del Pd, come hanno ribadito questa mattina a Pier Luigi Bersani.
Non mancano, però, voci dissenzienti e, a livello di singoli, segnali contraddittori. Tra le ipotesi che sono state prese in cosiderazione è circolata anche quella dell'Aventino: non presentarsi in Aula per abbassare il quorum richiesto alla maggioranza. L'agenzia Dire ha riportato un dialogo che si sarebbe svolto oggi da tra due senatori del Movimento. "Secondo me l'unica cosa da fare è non presentarci, non veniamo e basta", avrebbe daffermato un eletto al Senato. E l'altro gli avrebbe risposto: "Tu sai se hanno già richiesto la presenza di tutti e 54 (senatori, ndr) in aula?". Il confronto sarebbe quindi andati avanti così: "Dici che se ne parlerà tra noi in assemblea di questa ipotesi?". Il collega gli risponde scettico: "Figurati...".
A seguire l'esito della ricognizione da parte del presidente del Consiglio designato è anche l'agenzia di rating Moody's. Nei giorni scorsi era circolata la notizia di un downgrade dell'Italia, da parte dell'agenzia americana. Oggi, in un'intervista alla Reuters, l'analista Dietmar Hornung avverte di seguire "gli sforzi di Bersani per formare un governo" per le sue valutazioni sul rating e afferma che l'esito del tentativo del leader Pd avrà riflessi nel "breve termine" sul profilo di credito del Paese.
Non è esclusa, intanto, la possibilità di uno slittamento della salita al Colle di Bersani, prevista per domani, per riferire sull'esito delle consultazioni. A dirlo a Sky tg24 è il senatore della Lega Nord Massimo Bitonci secondo il quale potrebbe esserci da parte di Bersani, che termina oggi i suoi incontri, "un supplemento di indagine" perché "può darsi che in queste ore, in questi giorni nasca anche una proposta diversa".
(da Repubblica.It)
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